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La Sapienza di Roma è la migliore università in Italia

Lo dice la classifica stilata dal Center for World University Rankings. L’ateneo romano è al 113° posto a livello mondiale e al 37° posto al livello europeo.
A cura di Redazione Roma
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La migliore università italiana è La Sapienza di Roma. Il primo ateneo della capitale è stato incoronato dal Center for World University Rankings (Cwur), che stila ogni anno la classifica delle migliori università nel mondo. La Sapienza si è classificata al 113° posto su 19.788 atenei presi in esame in 96 paesi, e al 37° posto al livello europeo, salendo di una posizione rispetto allo scorso anno. Dunque se l'università romana sorride, superando altri prestigiosi centri di studio in Italia, il Bel Paese di certo non brilla in termini assoluti.

Ma come vengono scelte le migliori università? I criteri presi in considerazione sono sette, di cui il più importante è la qualità dell'istruzione misurata sul successo accademico degli studenti laureati, poi si misura il livello dell'occupazione dei laureati e il loro successo professionale. Ovviamente a essere presi in considerazione sono anche i docenti e i ricercatori, "misurati" su pubblicazioni e riconoscimenti ottenuti.

La rettrice Antonella Polimeni commenta così la classifica: "Il primato italiano di Sapienza è una conferma prestigiosa e significativa, ottenuta in un ranking elaborato sulla base di solidi criteri oggettivi. Anche in questo ambito, come già in altre classifiche internazionali, sia generali sia specifiche per singole discipline, l'ateneo migliora le valutazioni nei principali indicatori considerati: un riconoscimento dell'eccellenza e del lavoro tutta la nostra comunità".

Non c'è però molto da festeggiare per il sistema paese e per la qualità della ricerca e della formazione superiore e d'eccellenza in Italia, che rimane lontanissimo da quello di altri paesi. Lo sottolinea Nadim Mahassen, che dirige il Center for World University Rankings: "L'Italia ha un buon sistema d'istruzione superiore, ma se il Paese aspira ad accrescere la propria competitività sulla scena mondiale", non si può pensare che ciò avvenga  senza"ulteriori finanziamenti nell'istruzione e nella ricerca". Servono investimenti pubblici insomma per competere con le migliori università del mondo, farlo "se il governo non aumenterà la spesa per la ricerca scientifica" è semplicemente impossibile.

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