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Insulti razzisti dai tifosi della squadra avversaria alla partita di pallanuoto: “Vattene, scimmia”

Offese e insulti dagli spalti contro un giocatore della squadra avversaria. “Non me la prendo con i ragazzi, ma con gli adulti – dice il padre del pallanuotista – Per loro si è trattato solo di uno scherzo”.
A cura di Beatrice Tominic
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Le magliette di solidarietà per Jhon dopo gli insulti razzisti a sinistra e i ragazzi di entrambe le squadre che la indossano. Immagini dai video sui social.
Le magliette di solidarietà per Jhon dopo gli insulti razzisti a sinistra e i ragazzi di entrambe le squadre che la indossano. Immagini dai video sui social.

Offese e insulti urlati dalle tribune contro un giocatore di pallanuoto della Rari Nantes Roma Vis Nova durante una partita, nei primi giorni di aprile. "Vattene a casa scimmia, neg*o di me*da", dicevano i tifosi della squadra avversaria dagli spalti a fine partita. È successo durante la gara di campionato juniores B, girone A, con giocatori fra i 16 e i 18 anni. A sfidarsi, quella domenica 7 aprila, la Nantes e la squadra di cas,a la Babel, all'Infernetto.

Così al match successivo tutti i giocatori, della Nantes e della squadra avversaria, si sono presentati con una maglietta in solidarietà con la scritta Siamo tutti Jhon per una giornata contro il razzismo, come presentato dalla stessa squadra sui social.

Il racconto del papà di Jhon

"Neanche nella pallanuoto si può stare in pace": così inizia lo sfogo sui social network del padre di Jhon, che cita quanto detto da una sua amica durante uno degli episodi razzisti subiti dal figlio.

"Non me la prendo con questi ragazzi, me la prendo con gli adulti – continua – Embè? Li volemo criminalizzare? Stavano a scherzà, dicono. Per loro non è successo nulla. Anzi, nel corso della partita di ieir, quando la nostra società ha espresso la propria vicinanza emotiva ed affettiva a mio figlio, ci sono state risatine e scherno", puntualizza.

"Uno sport, che notoriamente non si nutre di interessi economici, avrà gli anticorpi giusti per sapere dare risposte a chi con poche parole ha offeso i sentimenti più profondi su cui si fonda il nostro essere famiglia? – si chiede – Che ne sanno di quanta sofferenza generano le loro parole? Di quante ferite possono riaprire? Ringrazio la società, spero che il sistema pallanuoto sappia fare il resto contro il virus del razzismo, della violenza e dell'ignoranza. Hanno solo vinto la partitella del Sabato, ma a perdere sono state la civiltà e l'intelligenza umana".

L'azione della squadra

Nel frattempo, come si legge su il Corriere della Sera, il presidente della Rari Nantes ha già presentato un esposto alla Federazione italiana nuoto al Comitato regionale Lazio: "Tutti hanno sentito gli insulti, tanto che anche l'allenatore del Babel all'inizio si era scusato. Poi ha ritrattato, ha detto di non aver sentito nulla", dicono dalla squadra.

Nel frattempo la giornata del match si è conclusa con una multa a 150 euro per reciproco comportamento scorretto e offensivo dalle tifoserie per entrambe le squadre: dopo gli insulti, anche i sostenitori della Nantes hanno iniziato ad urlare in difesa del giocatore.

"Ci aspettiamo che la giustizia sportiva faccia il suo corso – sottolineano dalla Nantes che nel frattempo ha organizzato l'iniziativa solidale con il giovane giocatore – Come società ci indigniamo e condanniamo in maniera ferma e risoluta quanto accaduto", aggiungono ricordando che non è la prima volta che, anche nella pallanuoto, ci troviamo di fronte ad episodi dei genere.

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