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News sull'incidente a Roma tra Lamborghini e Smart

Incidente Casal Palocco, il papà del bimbo morto ha tentato di aggredire gli youtuber sulla Lamborghini

Una corsa disperata sul luogo dell’incidente e la visione della sua famiglia distrutta: il papà del bimbo morto a Casal Palocco, ha tentato di aggredire gli youtuber che stavano filmando una sfida social sulla Lamborghini.
A cura di Natascia Grbic
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È corso sul luogo dell'incidente dove la sua famiglia era appena stata distrutta. E ha provato ad aggredire il ragazzo alla guida della Lamborghini Urus che, nel pomeriggio di ieri, si è scontrato a Casal Palocco con la macchina guidata dalla moglie e dove a bordo c'erano i due figli. Una bimba di quattro anni, ancora ricoverata in gravi condizioni, e il piccolo Manuel, deceduto dopo una corsa disperata all'ospedale Grassi di Ostia.

Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, l'uomo è stato fermato dai poliziotti e dai vigili urbani, accorsi sul posto per le indagini del caso. Anche la moglie dell'uomo è grave ed è ancora ricoverata in ospedale. Illesi invece i cinque giovani a bordo della Lamborghini, non si sono fatti nulla.

Chi sono i The Borderline, gli youtuber coinvolti nell'incidente

I ragazzi fanno parte di un gruppo molto conosciuto sui social, soprattutto YouTube e TikTok, dove contano migliaia di followers. Una delle possibili cause del sinistro, è che i cinque si siano distratti per fare l'ennesimo video, una sfida social che prevedeva di passare due giorni di seguito all'interno della macchina.  "Vivo 50 ore in Lamborghini", doveva chiamarsi il video, da pubblicare poi su tutte le piattaforme. Un format già replicato nel 2020, con "Vivo 50 ore in Tesla".

Il conducente della Lamborghini, un ragazzo di vent'anni, è ora indagato omicidio e lesioni stradali aggravate. Accertamenti sono in corso anche sul titolare dello Skylimit, l'attività dove i cinque YouTuber hanno noleggiato la Lamborghini Urus. Gli investigatori vogliono verificare se il 20enne che ha affittato l'auto aveva i requisiti per poterla guidare.

Le parole del noleggiatore dell'auto e del sindaco Gualtieri

"Esprimo il cordoglio a nome di tutto lo staff alla famiglia del bimbo, sono distrutto – le parole del noleggiatore in una storia Instagram – Sono distrutto, ma ricordo che la dinamica è ancora poco chiara e che insultare noi solo perché noleggiamo l'auto a persone che possono incorrere o causare incidenti non serve a nulla. Le responsabilità verranno accertate da chi di dovere e chi ha sbagliato pagherà".

Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. "Mi auguro che la madre e la sorellina possano rimettersi presto e che le forze dell’ordine accertino quanto prima le responsabilità di quanto è accaduto".

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