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Notizie sull'incendio a Malagrotta a Roma

Incendio nell’impianto di Malagrotta, Cgil: “Gravissimo colpo per Roma, finirà in ginocchio”

Il segretario della Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola ha spiegato che l’incendio all’impianto di Malagrotta “È un gravissimo colpo per la Capitale, rischia di finire in ginocchio”.
A cura di Alessia Rabbai
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L'incendio nell'impianto di Malagrotta
L'incendio nell'impianto di Malagrotta
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"Ce lo aspettavamo, qualcuno gli avrà dato fuoco". A parlare è un cittadino membro del Comitato Presidio dei condannati, che ha raggiunto l'impianto di Malagrotta durante l'incendio che è divampato poco prima delle ore 18 del pomeriggio di oggi, mercoledì 15 giugno. Sul posto in serata sono arrivati il presidente del Municipio e l'assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi. Secondo le prime informazioni apprese e ancora in fase di verifica da parte dei vigili del fuoco, le fiamme si sono originate all'interno di uno dei tre impianti presenti nell'area di Malagrotta, e il grosso dell'incendio interessa il gassificatore, non attivo, usato come magazzino. A bruciare è stato materiale da combustione, ossia rifiuti già selezionati e ridotti in balle. Il rogo si è poi propagato alla seconda linea dell'impianto, ma non è chiaro se abbia interessato una parte o tutto il Tmb.

Di Cola: "Gravissimo colpo per la città, Roma finirà in ginocchio"

"È un gravissimo colpo per la città – commenta a Fanpage.it il segretario della Cgil di Roma e del Lazio Natale Di Cola – Stanotte le 1200 tonnellate di rifiuti che sarebbero dovute arrivare nell'impianto non potranno essere conferite. Se l'impianto non potrà essere più utilizzato sarà una cosa preoccupante, perché accoglieva il 25% dei rifiuti della Capitale, il rischio è il blocco totale dell'area. Speriamo che la Regione Lazio e il Campidoglio affrontino questa emergenza, noi come Cgil faremo il possibile per questa vicenda, che rischia di mettere in ginocchio l'intera città. Attendiamo di conoscere i danni".

I cittadini: "L'impianto era in emergenza, sapevamo sarebbe successo"

"Da casa mia che dista tre chilometri dall'impianto il fumo si è iniziato a vedere dalle sei meno venti, era una piccola nuvola e sembrava uno dei tanti roghi estivi – racconta un membro del Comitato Presidio dei condannati – Il fumo è cresciuto, la nube era davvero impressionante. Era qualcosa di previsto, l'impianto già era in emergenza, gli avranno dato fuoco. Noi come cittadini e abitanti della zona abbiamo pensato che questo sarebbe stato un ‘nuovo Salario' – con riferimento all'incendio che ha distrutto il Tmb Salario nel dicembre del 2018 – e ciò è successo. Il sindaco Gualtieri venga qua, è responsabile di Roma, deve venire a rendersi conto di quanto sta accadendo e lasciarci in pace con i nuovi impianti a Casal Selce".

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