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Incendio di Ardea, arrivano i risultati sulla qualità dell’aria di Arpa Lazio

Scattati nella stessa giornata di lunedì 8 aprile, continuano i monitoraggi sulla qualità dell’aria dopo l’incendio alla discarica abusiva di pneumatici ad Ardea. Ecco cosa dicono i risultati.
A cura di Beatrice Tominic
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L'incendio ad Ardea di lunedì 8 aprile.
L'incendio ad Ardea di lunedì 8 aprile.

Sono stati resi pubblici i risultati raccolti dalla centralina di Arpa Lazio nella zona di Montagnano durante l'incendio di lunedì scorso. Il punto di prelievo, effettuato nelle prime 24 ore successive al rogo, si trovava a poca distanza dalla distanza di pneumatici che ha preso fuoco. I risultati sono stati trasmessi, nelle scorse ore, al Comune di Ardea, alla Asl Roma 6 e ad altre Istituzioni e Autorità.

"Visto che le operazioni di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco sono in corso e che nelle prossime ore dovrebbero essere disponibili ulteriori dati, anche relativi ai campionamenti effettuati su frutta e verdura coltivate in zona – scrivono nella nota dal Comune di Ardea – Si confermano le raccomandazioni e le indicazioni contenute all’interno dell’ordinanza sindacale n. 62 dell’8 aprile scorso, a tutela dei residenti della zona e della popolazione tutta".

L'aria dopo l'incendio alla discarica abusiva di pneumatici

Nonostante le raccomandazioni del Comune di Ardea, dalla regione Lazio rassicurano: la concentrazione di sostanze potenzialmente nocive è tornata ai valori normali nel giro di 48 ore. "Allarme rientrato, i dati registrati da Arpa Lazio ci rassicurano e non sussistono motivi di preoccupazione per i cittadini di Ardea – ha dichiarato l'assessora alla Transizione energetica, al Turismo e allo Sport, Elena Palazzo – Nei prossimi giorni proseguiranno ulteriori monitoraggi. Ovviamente, per precauzione, continuiamo a tenere la situazione sotto controllo".

I valori sulla qualità dell'aria dopo l'incendio ad Ardea da Arpa Lazio.
I valori sulla qualità dell'aria dopo l'incendio ad Ardea da Arpa Lazio.

Nelle prime ore, però, si è registrato un aumento di Benzopirene e di Policlorobifenili (Pcb), sostanze che vengono prodotte dalla combustione di materiale vario, soprattutto di tipo plastico.

Per quanto riguarda le diossine non esiste un riferimento normativo in aria ambiente, mentre per il benzo(a)pirene, uno degli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) e per i Policlorobifenili (PCB) non esistono valori limiti se non quelli annui (pressoché impossibili da valutare giornalmente).

L'ordinanza dell'8 aprile del comune

La nota inviata dal Comune di Ardea fa riferimento ad un'ordinanza del sindaco firmata nel giorno stesso dell'incendio. Nel documento il primo cittadino, Maurizio Cremonini, invitava la comunità a tenere chiuse porte e finestre; limitare gli spostamenti allo stretto necessario; lavare con accuratezza frutta e verdura di produzione propria, qualora fosse visibile fumo o si avvertisse odore intenso.

"Queste indicazioni – specificava proprio nell'ordinanza Cremonini – hanno validità fino al termine delle operazioni di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco e all’acquisizione degli esiti degli accertamenti in corso da parte delle autorità preposte, in base ai risultati sulla qualità dell’aria".

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