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In strada per bruciare le bollette, protesta contro caro vita: “Aumenta tutto tranne gli stipendi”

In protesta contro i prezzi sempre più elevati di luce e gas. E prima di andare di lasciare l’assemblea popolare, bruciano le bollette.
A cura di Beatrice Tominic
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Si sono riunite davanti alla stazione della linea B della metropolitana di Rebibbia per protestare contro il caro vita. Sono circa un centinaio le persone che hanno partecipato all'assemblea popolare di questo pomeriggio, tutti e tutte unite da un unico grido di protesta. "Mettiamo a fuoco i problemi: porta con te le tue bollette e tutta la tua rabbia": e così, oltre ad analizzare il periodo complicato e le difficoltà economiche in aumento, prima di lasciare l'appuntamento ognuno ha avuto modo di dare fuoco alla propria bolletta, della luce o del gas, su un apposito bidone.

Fra le persone, tanti i cartelloni e gli striscioni di protesta. Su uno verde si legge: "La luce ammazza i vampiri, le bollette gli esseri umani". Ma il problema non è soltanto la luce. C'è chi dice di aver appena pagato luce, gas, immondizia e rata del mutuo: "Tutto aumenta tranne gli stipendi", si legge in un cartellone rosso.

"Si tratta di un bene primario, non può arrivare a costare così tanto", dicono dal palco adibito per l'occasione . "Non possiamo più rimandare: dobbiamo alzarci e cominciare a lottare per riprenderci le strade, per riprenderci le merci, per riprenderci le case, a riprenderci tutto – dicono dal Movimento per il diritto all'abitare, presenti insieme a Assemblea salute Lazio, Movimento noi non paghiamo, Asia-usb, Cambiare rotta (studenti), Riapriamo Villa Tiburtina – Non dobbiamo più avere paura. Speriamo che oggi sia una scintilla che accende i fuochi".

L'assemblea popolare a Rebibbia

Il primo gesto di lotta e di protesta arriva alla fine dell'assemblea popolare. Non appena terminati gli interventi da palco da ognuna delle associazioni partecipanti, tutti e tutte si avvicinano, armati di accendino e del foglio stampato con l'ultima bolletta, al bidona apposito. Basta un attimo e il fuoco inizia a bruciare la carta e l'inchiostro nero utilizzato per scrivere le cifre, sempre più astronomiche, da pagare. Una, due, tre bollette: fino a quando tutta la carta, che arde nella fiamma chiara e presenta bordi sempre più scuri, viene gettata nel bidone. Dove diventa cenere.

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