30 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il terrorista arrestato a Fiumicino: “Non sono di Isis, ero a Roma per comprare un furgone”

“Vi state sbagliando, mi occupo di compravendita di furgone. Non sono io quello che state cercando”, avrebbe detto durante l’interrogatorio.
A cura di Beatrice Tominic
30 CONDIVISIONI
Ilkhomi Sayarakhmonzoda, il latitante arrestato perché ritenuto "membro attivo dell'Isis".
Ilkhomi Sayarakhmonzoda, il latitante arrestato perché ritenuto "membro attivo dell'Isis".

"Non sono io la persona che cercate, non sono di Isis. Io volevo soltanto comprare un furgone a Roma", sono le parole del trentaduenne arrestato nella giornata di lunedì scorso all'aeroporto di Roma Fiumicino nel corso dell'interrogatorio davanti ai giudici della quarta sezione della Corte d’appello di Roma. Sono loro che devono decidere sulla sua estradizione. A riportarlo, l'edizione locale di la Repubblica.

Il trentaduenne, identificato dagli inquirenti con Ilkhomi Sayrakhmonzoda, ha continuato a dichiararsi estraneo ai fatti. "Mi chiamo Timor Settarov – ha continuato a ripetere, presentandosi con il nome presente nei documenti – E non c'entro niente".

L'interrogatorio al presunto terrorista

Una volta sceso dall'aereo avrebbe dovuto raggiungere Roma con il trenino diretto a Termini. Ma gli agenti lo hanno fermato prima. Secondo gli inquirenti si tratterebbe di Sayrakhmonzoda, trentaduenne tagiko membro attivo di Isis che nel 2014 si è recato in Sira per combattere nelle fila dello Stato islamico.

"Mi occupo di compravendita di auto. Avevo un appuntamento con un venditore", ha raccontato. Nel corso dell'interrogatorio, parlando della possibilità dell'estradizione, ha dimostrato tutta la sua paura sul caso: "Ho paura per me e la mia famiglia, mi uccideranno – ha detto – Non sono io. Io sono nato in Uzbekistan e ho la cittadinanza ucraina".

Ma questo non basterebbe a convincere gli inquirenti che da tempo sono sulle tracce di Ilkhomi Sayrakhmonzoda, noto per fare uso di documenti falsi. E anche quelli intestati a Timor Settarov, secondo gli agenti della Digos che lo hanno fermato, sarebbero documenti fittizi.

Chi è il 32enne arrestato

Secondo quanto ricostruito il tagiko avrebbe chiesto il riconoscimento di rifugiato politico. Agli agenti avrebbe detto di vivere in Belgio con la moglie e 4 figli dopo essere scappato dall'Ucraina all'inizio del conflitto con la Russia.

Proprio in Belgio, però, sarebbe stato arrestato il 6 agosto del 2023, rilasciato poi per insufficienza di prove, nell'ambito di un'operazione antiterrorismo sull’Iskp con uno dei tanti alias che usava per aggirare la red notice dell’Interpol. Le indagini erano partite proprio in Tagikistan. Nella prossima udienza verrà formulata la richiesta della procura generale.

30 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views