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Il Teatro Valle sarà intitolato a Franca Valeri, Raggi: “Accolgo la proposta con piacere”

Nel corso di un’intervista di Maurizio Costanzo alla sindaca Virginia Raggi, il giornalista e conduttore televisivo ha proposto di intitolare il Teatro Valle alla memoria dell’attrice Franca Valeri, scomparsa centenaria lo scorso agosto. “Era casa sua”, spiega Costanzo. “Sarebbe bello che ovunque si trovi sappia che quel posto ha il suo nome”.
A cura di Natascia Grbic
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Il teatro Valle sarà intitolato alla memoria di Franca Valeri. Questa la proposta di Maurizio Costanzo alla sindaca di Roma Virginia Raggi nel corso di un'intervista registrata proprio all'interno del più antico teatro romano, chiuso ormai da anni. "Mi piacerebbe – dice Costanzo – che alla sua riapertura si chiamasse Teatro Valle – Franca Valeri. Lei è morta nell'agosto 2020 a Roma centenaria, ha vissuto quasi sempre nella capitale e al Teatro Valle, che per lei era casa sua". "È una bellissima proposta e la accolto con molto piacere", ha risposto la sindaca Virginia Raggi. "Questo teatro è stato chiuso per tanto tempo – continua il giornalista e conduttore televisivo – ma per fortuna la giunta Raggi ha fatto in modo che cominciassero gli studi e poi i lavori per rimetterlo in circuito e renderlo di nuovo teatro. Pensate che nel 1921 qui ci fu la prima stesura di ‘Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello' e il suo palco è stato calcato da Eduardo De Filippo, Paola Borboni, Paolo Poli. Grazie che ci restituite il teatro". E poi suggerisce: "All'apertura bisogna mettere una targa dove si dice che questo teatro torna in vita grazie all'amministrazione capitolina di Virginia Raggi, perché deve rimanere nella storia".

L'occupazione del Valle e la chiusura per 7 anni

Costruito nel 1727, il Valle è il più antico teatro di Roma. Chiuso il 19 maggio 2011, è stato occupato un mese dopo da un gruppo di lavoratori dello spettacolo, attivisti e cittadini. Per tre anni il Teatro Valle è stato autogestito, gli spettacoli erano partecipati da migliaia di persone e gli artisti che hanno solcato il palco in quei anni hanno ottenuto numerosi riconoscimenti. Alla base dell'occupazione, la richiesta che il teatro rimanesse pubblico e gestito tramite partecipazione popolare. In quei tre anni ha cominciato a farsi strada un'altra idea di cultura, quella fatta dal basso e partecipata da tutti i cittadini, che facevano vivere quell'esperienza mettendola a disposizione della comunità. Col tempo è stata anche istituita la Fondazione Teatro Valle per poter entrare direttamente nella gestione del teatro, ma alla fine questo tentativo non ha avuto il risultato sperato. Nel 2014 il Teatro è stato sgomberato: da allora è rimasto vuoto e non ha mai più aperto le sue porte.

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