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Il rettore di Roma Tre Luca Pietromarchi: “Pronti alla didattica in presenza fino all’80%”

Il rettore di Roma Tre Luca Pietromarchi presenta ai microfoni di Fanpage.it il ritorno in aula degli studenti dopo il lungo periodo di didattica a distanza e le tante novità dell’offerta formativa dell’ateneo romano, tra tecnologia e attenzione alle nuove questioni poste dall’ambiente e i cambiamenti climatici.
A cura di Valerio Renzi
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Il rettore dell'Università di Roma Tre ci riceve nel nuovo edificio che ospiterà il rettorato e tutti gli uffici amministrativi su via Ostiense. Ampie vetrate, risparmio energetico e materiali innovativi, il gruppo di edifici progettati da Mario Cucinella ha cambiato lo skyline di questo scorcio di città in bilico tra passato industriale e nuovo distretto della conoscenza e del divertimento. All'inaugurazione manca ancora qualche mese ma già gli scatoloni sono stati aperti in molti uffici mentre in altri si organizza il trasloco.

La città universitaria si allarga, rinnovando il suo strettissimo rapporto con il territorio, che è proprio il "tratto essenziale di Roma Tre – nata appena 30 anni fa – e che già ha costituito una comunità di circa 32mila studenti, rappresentando un pezzo di città anche dal punto di vista demografico e urbanistico". "Questo che era un quartiere industriale in dismissione e per larghi tratti abbandonato ed è diventato uno dei più bei distretti universitari d’Europa. – spiega – I nostri dodici dipartimenti sono stati costruiti su ex fabbriche o distretti industriali abbandonati come il Mattatoio, un processo che sta proseguendo a Ostia, dove l’ex Hotel Enalc è diventato un formidabile polo universitario dove si studia il mare stando sul mare”.

Luca Pietromarchi racconta i preparativi per il nuovo anno accademico, mentre le iscrizioni sono ancora aperte e la governance dell'ateneo si aspetta di continuare con la scia positiva di questi anni che hanno visto l'ateneo crescere di pari passo con l'offerta formativa. "Noi siamo pronti a tornare in aula, d’altra parte abbiamo sempre considerato l’aula come l’ombelico dell’università. È in aula. guardandosi negli occhi che si fa lezione, che si ascoltano gli studenti, che si parla con loro – spiega –  Sicuramente ci saranno delle misure restrittive. Stiamo valutando la capienza delle aule ma siamo molto fiduciosi di tornare in aula complessivamente all’80%".

E se la didattica intesa come la lezione frontale in aula tornerà all'epoca pre Covid, così non sarà per gli strumenti digitali messi appunto per affrontare la didattica a distanza. "In questi anni di pandemia abbiamo acceso dei microfoni in ogni aula, ci auguriamo che la pandemia stia davvero finendo, ma quei microfoni rimarranno accessi e utilizzeremo la rete per implementare così l'offerta formativa".

Ai microfoni di Fanpage il rettore presenta poi le novità del nuovo anno accademico, a cominciare da "una laurea pressoché unica di economica e big data", per formare "una figura che sta tra l’economista e l’ingegnere, richiestissima dal mercato". C’è poi il nuovo polo universitario ad Ostia "dedicato all’ingegneria del mare che presenta quest’anno due novità: due magistrali, una in ingegneria delle energie rinnovabili di origine marina, e l’altra in inglese dedicata all’ingegneria della protezione costiera". Il dipartimento di Scienze della Formazione, alla luce dell'esperienza della Dad, lancia invece "un’interessantissima laurea in e-learning e media education". Ci sarà poi il "rinnovamento dell’offerta della Facoltà di Scienze Politiche", e ancora attenzione alle questioni del pianeta e del clima con un corso di Scienze Umane per l’Ambiente.

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