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Il racconto delle 14enne ridotta in schiavitù dai genitori: “Vogliono farmi sposare per soldi”

Quel clima terribile che respirava ogni giorno in casa, quelle violenze, avrebbero indotto più volte la 14enne a tentare di togliersi la vita: “Mi sono lanciata da un muretto”.
A cura di Enrico Tata
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Inulti, calci, pugni, botte sulla schiena con tubi di ferro e cavi elettrici, costretta a fare l'elemosina davanti al supermercato. "Tutte le volte che non riuscivo a guadagnare almeno 50 euro, i miei genitori mi picchiavano. Devo fare le pulizie tutte le sere per tutta casa e se non faccio le cose per tempo mia madre mi picchia", è il racconto della 14enne bosniaca che viveva con mamma, papà e dodici fratelli e sorelle in una casa popolare alla periferia di Roma. "I miei genitori mi vogliono far sposare con uno che non conosco. Me lo dicono da quando avevo 11 anni. Io ho risposto che se mi fanno sposare mi butto dal balcone. Loro hanno replicato che lo devo conoscere, per soldi, poi posso pure buttarmi", le parole della ragazzina riportate dai quotidiani La Repubblica e Corriere della Sera.

Più volte ha tentato di togliersi la vita: "Mi sono lanciata da un muretto"

Agli agenti del commissariato San Basilio la 14enne ha raccontato quanto avveniva a casa e ha denunciato i genitori. Il papà e la mamma, 41 e 36 anni, devono rispondere delle accuse di lesioni gravi e riduzione in schiavitù. L'uomo è in carcere, la donna ai domiciliari, e la figlia è stata accolta in una struttura protetta. Quel clima terribile che respirava ogni giorno in casa, quelle violenze, l'avrebbero indotta più volte a tentare di togliersi la vita: "Mi lanciavo da un muretto", ha raccontato agli psicologi che l'hanno ascoltata. A conferma delle sue parole ci sono i referti del pronto soccorso: escoriazioni, cicatrici ovunque, sulle spalle, sulle spalle e sulle braccia.

I genitori le avrebbero tagliato i capelli a zero per renderla meno attraente

Le violenze andavano avanti da almeno tre anni tra violenze fisiche e punizioni terribili, dall'acqua bollente e botte sferrate con le doghe del letto. E ancora schiaffi, bastonate, insulti. Invece di andare a scuola, veniva costretta a mendicare davanti al supermercato. Addirittura i genitori le avrebbero tagliato a zero i capelli per renderla meno attraente. A convincere la ragazza a denunciare sono state due ragazze romane, che l'hanno notata mentre faceva l'elemosina e più volte le hanno portato cibo e vestiti per coprirsi. Alla fine la 14enne si è fidata e ha raccontato loro la sua terribile storia.

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