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Il Cinema America vince contro Anica e Anec sul boicottaggio delle arene estive gratuite

Secondo l’Antitrust, Anica e Anec “hanno posto in essere un’intesa unica e complessa, finalizzata ad ostacolare le arene gratuite nell’approvvigionamento delle opere cinematografiche”.
A cura di Enrico Tata
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L'Anica,(Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali) e l'Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) sono state sanzionate dall'Antitrust dopo la denuncia presentata dall'associazione Piccolo America. La contestazione era in merito a un presunto "boicottaggio nei confronti delle arene estive gratuite per le stagioni 2018, 2019 e 2020".  Ebbene, in effetti, secondo l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Anica e Anec "hanno posto in essere un'intesa restrittiva della concorrenza per oggetto in violazione dell'articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea e dell'articolo 2 della legge n. 287/90 volta a ostacolare l'approvvigionamento delle opera cinematografiche da parte delle arene a titolo gratuito". Per questo l'Antitrust ha imposto sanzioni per oltre 90mila euro.

Le associazioni sanzionate "hanno posto in essere un'intesa unica e complessa, finalizzata ad ostacolare le arene gratuite nell'approvvigionamento delle opere cinematografiche che costituiscono l'input necessario per lo svolgimento delle manifestazioni estive e limitando così, a valle, l'offerta del prodotto cinematografico al consumatore finale. La condotta descritta è considerata tra le violazioni più gravi della normativa antitrust in quanto, finalizzata all'esclusione di operatori dal mercato, limitando l'offerta del prodotto cinematografico e arrecando un pregiudizio al funzionamento del mercato a danno dei consumatori".

"Oggi è un giorno molto importante non solo per noi operatori culturali, ma anche per tutti gli amanti del grande schermo. L'intervento dell'Antitrust, che ha fatto luce su una delle pagine più buie della promozione culturale italiana, è un bellissimo segnale che su ciò che è legittimo e quel che non lo è. Speriamo che con questa sentenza si possa finalmente mettere un punto alla vicenda e voltare pagina, affinché le energie delle realtà come la nostra, vengano convogliate nella realizzazione di iniziative cinematografiche in un’ottica di collaborazione reciproca tra tutte le componenti del settore e i territori del nostro paese", il commento sulla pagina Facebook del Cinema America.

La versione di Anica: "Da Antitrust insensibilità mentre cinema chiudono"

"In un periodo storico in cui centinaia di cinema chiudono e rischiano di non riaprire, dopo lockdown e perdite di posti di lavoro, non si può essere d'accordo con l'Antitrust, che da tempo si occupa di collocare nell'ambito delle violazioni della concorrenza e del mercato alcune visioni gratuite di film – che peraltro, come tutti sanno, si sono svolte e si svolgono da anni con successo, grazie alla collaborazione di produttori, distributori e talenti del nostro cinema", si legge in una nota stampa diffusa da Anica. "Si tratta di un provvedimento – a parte gli errori giuridici che saranno valutati nelle sedi competenti – che denota una grave insensibilità nei confronti di un intero comparto produttivo che si trova oggi a vivere una condizione drammatica”.

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