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Il carabiniere che ha investito il vigile urbano sulla Tiburtina: “Sono dei Ros, non potete farmi nulla”

“Ora sono affari vostri. Sono dei Ros, non potete farmi nulla”. Queste le parole del carabinieri che ha investito i vigili urbani sulla Tiburtina lo scorso novembre, subito dopo lo schianto. Nell’incidente uno di loro, Daniele Virgili, ha perso una gamba.
A cura di Beatrice Tominic
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L'incidente sulla Tiburtina.
L'incidente sulla Tiburtina.

"Non me ne frega un c*zzo. Sono dei Ros, non potete farmi nulla". Queste le parole gridate dal carabiniere che ha investito i vigili urbani in quella terribile sera del 7 novembre scorso, sulla Tiburtina, subito dopo lo schianto. Si trovava alla guida della sua automobile quando ha travolto i caschi bianchi che si trovava sul posto per alcuni rilievi di un sinistro avvenuto poco prima, verso le sei del pomeriggio. Ad avere la peggio il venticinquenne Daniele Virgili a cui è stata amputata la gamba sinistra. È intorno a lui che si è concentrato immediatamente l'affetto poi di tutti i colleghi.

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Daniele Virgili.

"Sta male? Non mi frega": cosa ha detto il carabiniere che ha investito i tre vigili

"Non mi state nemmeno facendo curare la mano", avrebbe detto nel frattempo il carabinieri che ha provocato il grave incidente, mentre Virgili si trovava steso sull'asfalto ancora in condizioni disperate, secondo quanto riportato da un report dei vigili urbani depositato agli atti nell'inchiesta sul carabinieri. Quest'ultimo rischia di andare a processo per lesioni gravissime.

L'incidente in via Tiburtina: investe tre vigili urbani in auto

Il carabiniere quando è avvenuto l'incidente si trovava fuori servizio. Si trovava alla guida della sua automobile con un tasso alcolico quasi quattro volte superiore al limite e viaggiava oltre i limiti di velocità consentiti, muovendosi a circa 70 chilometri orari rispetto al limite di 50, come rilevato dalla procura. In quelle condizioni ha travolto e ferito gravemente i tre vigili, portando all'amputazione della gamba di uno di loro, in condizioni più critiche rispetto agli altri e che, in un primo momento, sembrava essere in pericolo di vita. È stato dopo aver fatto notare dai caschi bianchi le condizioni del collega, che il carabinieri avrebbe risposto loro: "Non me ne frega un c*zzo. Non potete farmi nulla".

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