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I silenzi dell’AS Roma sullo stadio di Pietralata: da mesi nessuno parla del progetto

Intervista a Ferdinando Bonessio, consigliere comunale di Alleanza Verdi-Sinistra e Presidente della Commissione Sport di Roma Capitale: “Sullo stadio a Pietralata, Roma se ci sei batti un colpo: la società giallorossa ha ascoltato i cittadini, ma non ha dialogato con loro, facendo proposte o avanzando ipotesi di soluzione”.
A cura di Enrico Tata
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Il progetto del nuovo stadio a Pietralata

Un anno fa l'Assemblea Capitolina ha riconosciuto l'interesse pubblico del progetto preliminare per la realizzazione del nuovo stadio della Roma a Pietralata. Lo scorso autunno si è svolto il dibattito pubblico, con l'ascolto delle richieste e delle proposte dei cittadini. Adesso l'As Roma dovrebbe presentare il progetto definitivo, ma ancora tutto è fermo perché attualmente, come abbiamo scritto, sono in corso le indagini archeologiche nell'area dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto. Su questi scavi, tra l'altro, e sulla obbligatoria bonifica per la presenza di eventuali ordigni bellici, i comitati denunciano la mancanza di autorizzazioni visibili e verificabili. Negli ultimi mesi, la Roma non ha mai fatto sentire la sua voce sul progetto. Da Trigoria, solo silenzi.

Bonessio (Verdi-Sinistra): "Sullo stadio, Roma se ci sei batti un colpo"

"Roma se ci sei batti un colpo, potremmo dire. Non c'è stato, al momento, alcun dialogo con la città. La società giallorossa ha ascoltato i cittadini, ma non ha dialogato con loro, facendo proposte o avanzando ipotesi di soluzione soluzioni. Dire pubblicamente in che modo si stanno muovendo sarebbe utile e servirebbe a raffreddare gli animi di tutti. E invece la Roma non parla, non si fa sentire. Non l'ha mai fatto sullo stadio", ha spiegato a Fanpage.it Ferdinando Bonessio, consigliere comunale di Alleanza Verdi-Sinistra e presidente della commissione capitolina Sport, benessere e qualità della vita. 

Ferdinando Bonessio, consigliere capitolino Alleanza Verdi-Sinistra
Ferdinando Bonessio, consigliere capitolino Alleanza Verdi-Sinistra

Bonessio ha ricordato che in autunno si è svolto il dibattito pubblico sul progetto dello stadio, "molto interessante sulla carta. Ma in questi incontri la Roma non ha mai fatto alcuna proposta. Hanno ascoltato i cittadini, ma nessuno ha mai proposto una soluzione, anche sotto forma di ipotesi. Aspettiamo il progetto definitivo, ma ribadisco: perché la Roma non sta aiutando la città ad accettare, ad innamorarsi di questo progetto? Ammesso che stiano lavorando al progetto definitivo, ammesso che sia eccezionale, io mi chiedo: per quale motivo si continua a far crescere questo clima di incertezza? Attualmente, anche come Commissione Sport, non sappiamo nulla dalla Roma in merito al progetto dello stadio di Pietralata". 

Lo stadio della Roma a Pietralata
Lo stadio della Roma a Pietralata

I dubbi su trasporti, verde pubblico e inquinamento acustico a Pietralata

In concreto, ha spiegato l'esponente dell'Alleanza Verdi-Sinistra, i problemi principali su cui la Roma deve dare risposte sono quelli del trasporto pubblico, del rispetto del verde e dell'impatto acustico. "La Roma sta studiando soluzioni? Non lo sappiamo. Come Assemblea Capitolina abbiamo chiesto valutazioni più approfondite e proposte risolutive su questi temi, che a tutt'oggi non sono emerse. Abbiamo riconosciuto il “pubblico interesse” a un progetto di massima che aveva alcuni aspetti positivi, tra cui il fatto non secondario che la cubatura dello Stadio andava, di fatto, a sostituire le cubature già previste e di prossima realizzazione per lo SDO della “centralità Pietralata”, ma allo stesso tempo conteneva complesse criticità per le quali sono state espresse numerose prescrizioni".

"Quanto all'impatto ambientale, ricordiamo che lo stadio dovrebbe essere costruito in un'area in cui sono presenti 800 alberi e oltre la metà dovrebbero essere abbattuti per le indagini archeologiche e per la realizzazione dell'impianto. Si dice che saranno messe a dimora alberature di compensazione, ma sappiamo tutti che gli alberi devono avere venti o trenta anni di vita per dare lo stesso contributo in termini di assorbimento di anidride carbonica e rilascio di ossigeno".

"La AS Roma, anche sotto forma di sola ipotesi, ha pensato di ‘traslare’ il corpo di fabbrica dello Stadio collocandolo leggermente più a est su quella che attualmente è un’area totalmente brulla? Sempre la società Giallorossa ha chiesto a Roma Capitale di rinunciare a qualche altra cubatura del vecchio SDO per consentire questa ‘rivisitazione dell’intero progetto’? Tutto tace, anche su questo", ha denunciato ancora Bonessio.

In più, ha spiegato il presidente della Commissione Sport, nel progetto preliminare "si parla di verde nell'area perimetrale dell'impianto. Ma si tratta di una zona verde che per le leggi di sicurezza vigenti consisterà soltanto in un prato, completamente libero da alberi e arbusti, perché si deve consentire la libera visuale per monitorare il movimento dei tifosi intorno allo stadio. Vengono considerati superficie verde anche una serie di playground sportivi, per basket, padel e calcetto, e anche un'arena pubblica per spettacoli. Concretamente, però, non significa altro che cementificare il suolo".

Il problema trasporti: rischio caos traffico a Pietralata

C'è inoltre il problema dell'inquinamento acustico, con la presenza nella zona dell'ospedale Pertini e la possibile presenza, come abbiamo scritto, del nuovo Policlinico Umberto I: "Su questo tema è giusto ricordare che il progetto di massima della AS Roma prevedeva solo i “doppi vetri” alle finestre dell’ospedale. Soluzione che era sembrata essere un boutade, mentre nessuna ipotesi concreta di potersi ispirare a un progetto di livello europeo con la realizzazione di una copertura mobile dello stadio, così come avviene in molte strutture all’estero consentendo di minimizzare le emissioni acustiche e evitare “soprese meteorologiche”.

E ancora la questione dei trasporti: "Uno dei presupposti positivi per cui abbiamo approvato la delibera di interesse pubblico – continua Bonessio – era legato al fatto che la zona è servita dal trasporto pubblico, grazie alla presenza della stazione Tiburtina e della fermata Quintiliani della Metro B. Per esempio, tuttavia, i treni regionali attualmente si fermano alle 23. E invece per garantire il deflusso dallo stadio nelle ore serali ci dovrebbero essere treni ogni 10 minuti. È stato avviato un confronto in questo senso con Rfi e con la Regione Lazio?".

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Per quanto riguarda la stazione Quintiliani, "l'unica cosa che è stata detta fin oggi è che la fermata è inadatta attualmente per garantire il deflusso degli spettatori. In più la Metro B attualmente passa ogni 10/11 minuti, assolutamente insufficiente. Anche su questo, la Roma ha parlato con Atac in merito alla possibilità di aumentare la frequenza della linea? Cosa serve per portare la frequenza dei treni a 3 minuti? Soltanto se si lavora sul trasporto pubblico si può pensare che la viabilità nel quadrante possa reggere. Altrimenti sarà il caos, sia per il traffico che per i parcheggi. Ancora, la Roma sta pensando per esempio a un incentivo a chi dimostrerà di essere arrivato in bici o con i mezzi pubblici? Per il momento, come detto, la Roma si è chiusa nel silenzio più totale, senza dialogare con i cittadini". 

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