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Gualtieri visita il Nalu Poke, il locale incendiato a Ostia: “Un dovere essere qua”

Il sindaco Gualtieri: “Sulle origini del rogo ci sono indagini in corso ma, qualunque sia la matrice di questo gesto, ci tengo a ribadire con forza che questa attività, così come tutte quelle gestite con lavoro onesto e operoso, non saranno mai lasciate sole”.
A cura di Enrico Tata
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"È un dovere essere qui, per testimoniare sempre la presenza delle istituzioni accanto ai cittadini e portare la solidarietà di tutte le romane e i romani a questi ragazzi che con coraggio e spirito di iniziativa hanno deciso di aprire questo esercizio commerciale". Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che oggi ha visitato il Nalu Pokè, il locale di Ostia danneggiato all’alba del 5 agosto da un incendio. "Sulle origini del rogo – ha aggiunto il primo cittadino – ci sono indagini in corso ma, qualunque sia la matrice di questo gesto, ci tengo a ribadire con forza che questa attività, così come tutte quelle gestite con lavoro onesto e operoso, non saranno mai lasciate sole. Cercheremo di fare il massimo affinché possano riaprire il prima possibile e continuare la loro bellissima esperienza, che è imprenditoriale ma è anche un bellissimo ritrovo nel quartiere".

Insieme al sindaco e ai ragazzi titolari del locale c'era anche il presidente del Municipio X di Roma, Mario Falconi: "Io non ho paura di nulla, continuo a dire in questi giorni che in questo episodio non c'entra nulla la malavita organizzata e il pizzo o quant'altro. Chi vuole estorcere soldi non distrugge locali, manda avvertimenti e io da indagini fatte so che avvertimenti non ne hanno avuti. Quello che dico è che vorrei l'aiuto di tutti quelli che amano Ostia come me, perché nulla va minimizzato, ma nemmeno enfatizzato. Noi siamo stanchi di passare, come in passato, come il male assoluto. Il male c'è in tutta Italia. Questi episodi ci riportano indietro a una mentalità secondo cui bisogna avere paura a uscire di casa, e non dobbiamo lasciare che accada".

Stando a quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, chi ha appiccato l'incendio lo ha fatto sfruttando una fessura sul retro del locale. Il rogo è divampato all'interno del magazzino, ma il fumo ha invaso tutte le stanze del locale, danneggiando attrezzature, merci e la stessa struttura. "Non vogliamo puntare il dito contro nessuno, non abbiamo ricevuto minacce da nessuno, vogliamo solo ripartire. Dobbiamo vedere con la burocrazia e l'assicurazione, ci hanno detto che tra circa una settimana potremmo ripartire. Abbiamo ricevuto grande solidarietà e supporto morale dalla cittadinanza, speriamo che anche le istituzioni ci aiutino", hanno dichiarato i titolari.

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