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Gli studenti sul tetto del Plauto: “Non scendiamo finché non avremo risposte dal ministro”

Le occupazioni nei licei e istituti tecnici di Roma non si fermano: gli studenti del Plauto salgono sul tetto e, da lì, richiedono un incontro con le istituzioni.
A cura di Beatrice Tominic
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Continua l'occupazione del liceo classico Plauto, in zona Spinaceto. Nella mattina di oggi, 15 dicembre, gli studenti e le studentesse sono saliti sul tetto della scuola per continuare la protesta e richiedere una risposta immediata da parte del Ministero dell'Istruzione, della Città metropolitana e della Prefettura di Roma in un incontro che dovrebbe includere anche tutte le altre  organizzazioni e associazioni studentesche, i principali collettivi e i sindacati. "Oggi siamo qua perché da mesi nelle scuole di Italia si stanno verificando tantissime mobilitazioni ed occupazioni. Da anni non si vedeva una rabbia così forte, ma nonostante questo le istituzioni voltano ancora la testa dall'altra parte", viene dichiarato in un video pubblicato nel profilo Instagram ufficiale di OSA, Opposizione Studentesca d'Alternativa, attivo sul territorio di Roma. Le parole dello studente arrivano direttamente dal tetto della scuola: gli studenti e le studentesse che stanno occupando il liceo, infatti, ora hanno spostato le loro proteste sul tetto dell'edificio, dove si sono organizzati con una tenda da campeggio e da dove sventolano le bandiere rosse della loro organizzazione studentesca. "È una promessa: il tetto del liceo Plauto e l'occupazione del Pilo Albertelli non verrano liberati finché non verremo ascoltati", si legge nel testo del post pubblicato stamattina.

Le stesse richieste dal tetto del Russell

Nel corso del pomeriggio di oggi sono saliti sul tetto della loro scuola, muniti di tenda da campeggio, anche gli studenti del liceo classico Bertrand Russell, ex scuola Guidoni, in via della Tuscolana. "Abbiamo visto la protesta sul tetto degli studenti del Plauto e abbiamo deciso di seguire il loro esempio", dicono gli studenti del liceo classico che è in occupazione dal 7 dicembre. "Non siamo più disposti ad aspettare: le proteste continuano, non scenderemo dal tetto e non sgombereremo l'Albertelli occupato finché non avremo un incontro", scrivono sui social gli studenti e le studentesse dell'OSA. Nel frattempo, infatti, è arrivata oggi, dopo due mesi di proteste, soltanto la risposta dell'Ufficio Scolastico Regionale che condanna le occupazioni, ma si dice aperto al dialogo con le associazioni studentesche.

Le scuole occupate negli ultimi giorni a Roma

Il liceo classico Plauto si è aggiunto alla lista delle scuole romane occupate da due giorni, quando ha fatto discutere l'intervento delle forze dell'ordine contro i giovani e le giovani della scuola. "Le nostre proteste, occupazioni, picchetti e scioperi non sono un gioco ma rappresentano la volontà di noi studenti. […]Siamo una generazione a cui la nostra classe dirigente, di centrodestra e di centrosinistra, ha tolto il futuro", volontà che continua a coinvolgere migliaia di studenti delle scuole sul territorio nazionale e sulla città di Roma, dove le scuole occupate negli ultimi due mesi, sia licei che istituti tecnici, sono oltre 50. Le ultime ad aggiungersi nella città di Roma sono stati i licei Socrate, Giulio Cesare, Levi Civita e il Gullace in occupazione da ieri, 14 dicembre. Nella stessa giornata ha occupato anche l'Enzo Rossi dove, però, sono intervenute anche le forze dell'ordine.

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