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Gli studenti occupano il liceo Visconti a Roma contro il Governo Draghi: è il sesto nella capitale

“Occupiamo contro il governo Draghi e il ministero Bianchi, del quale esigiamo le dimissioni immediate”, si legge in un comunicato diramato dagli studenti. Il liceo Visconti è il sesto istituto a essere occupato nella città di Roma dopo il Rossellini, il Manara, il Virgilio,l’Albertelli e il Ripetta.
A cura di Natascia Grbic
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Dopo il Rossellini, l'Albertelli, il Ripetta, il Manara e il Virgilio, adesso è la volta del liceo Visconti a essere occupato dagli studenti. Si tratta del sesto istituto della capitale a essere occupato "per continuare la lotta contro questo modello scolastico e il governo Draghi", scrive Osa in un comunicato. "L’ipocrisia amministrativa e politica che ha devastato la scuola pubblica italiana non ci lascia alternative né margini di scelta – scrivono gli studenti in un comunicato – Come parte degli studenti del Visconti abbiamo deciso di unirci a moltissimi altri licei di Roma che hanno occupato gli scorsi giorni e le scorse settimane".

Le ragioni che hanno portato gli studenti a occupare sono le stesse che hanno spinto gli altri ragazzi a iniziare la protesta nelle altre scuole. "Le nostre rivendicazioni: occupiamo contro il governo Draghi e il ministero Bianchi, del quale esigiamo le dimissioni immediate. Patrizio Bianchi è l’ennesimo prosecutore dell’accelerazione al processo di aziendalizzazione della scuola, a cui assistiamo dalla pandemia col ministero Azzolina, ma avviato progressivamente perlomeno dalla riforma Gelmini. I miliardi del Recovery Fund, come annunciato nel Pnrr, avranno questo scopo centrale, senza prospettive di cambio di passo, mentre assistiamo ancora a una barbara e feroce precarizzazione professionale di docenti e personale Ata".

Questa mattina gli studenti hanno organizzato un presidio davanti la scuola per sostenere i ragazzi che stanno portando avanti l'occupazione nell'istituto, cominciata nella giornata di ieri. "Siamo stati costretti ad agire", spiegano i ragazzi, che hanno annunciato altre mobilitazioni nei prossimi giorni.

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