Gli organi di Augusto Pennacchi, morto a 18 anni in un incidente, salveranno 4 vite

Verrano donati gli organi di Augusto Pennacchi, il diciottenne morto sabato 7 giugno dopo un incidente stradale a Villa Adriana. Il giovane si trovava a bordo della sua moto quando si è scontrato con un ventisettenne alla guida di uno scooter. L'impatto lo ha fatto schiantare al su0lo, portato d'urgenza al Policlinico Gemelli di Roma, il giovane è deceduto dopo sei giorni in terapia intensiva, quando i medici ne hanno annunciato la morte celebrale.
Il decesso in ospedale dopo sei giorni di ricovero: approvata la donazione di organi
I genitori di Augusto Pennacchi pur nel dolore per la tragica scomparsa del figlio, che il prossimo 8 luglio avrebbe compiuto 19 anni, hanno approvato la donazione dei suoi organi ad altri pazienti in attesa di un trapianto.
Sono quattro i giovani che riceveranno rispettivamente il cuore, il fegato e i due reni della vittima. Come da prassi in questi casi non si conoscono le generalità o le patologie dei pazienti che riceveranno gli organi donati dopo il decesso del diciottenne, ma tra questi ci sarebbe anche una bambina.
Intanto si moltiplicano i messaggi di cordoglio per la morte del giovane, che nelle prossime settimane avrebbe dovuto sostenere l'esame di maturità. Il suo liceo, l'istituto scientifico Lazzaro Spallanzani in ricordo del diciottenne nella fase degli scrutini di fine anno ha voluto simbolicamente assegnargli dieci a tutte le materie.
Aperta un'inchiesta dopo lo scontro mortale: test tossicologici sul 27enne alla guida dello scooter
Intanto è stata aperta un'inchiesta sulla dinamica dell'incidente che si è verificato domenica primo giugno sulla strada provinciale di Palombara. Secondo la prima dinamica ricostruita dagli inquirenti, il ventisettenne alla guida del suo scooter avrebbe invaso la corsia dove il diciottenne stava circolando a bordo della sua Yamaha.
Sul ventisettenne, trasportato in un altro ospedale di Roma, sono stai eseguiti i test tossicologici per valutare il suo stato psicofisico al momento del sinistro mortale.