Giostraio ucciso dal branco durante la Festa dell’Uva a Capena: indagini sui tre ragazzi accusati dell’omicidio

La procura di Tivoli ha indagato tre persone per l'omicidio di Stefano Cena, conosciuto da tutti come ‘Luigi il giostraio', morto nove giorni dopo un brutale pestaggio subito la sera del 5 ottobre a Capena, nel corso della Festa dell'Uva. Sono tre dei nove ragazzi, tutti fra i 18 e i 25 anni, che avrebbero aggredito l'uomo dopo che questo aveva detto loro di pagare il gettone o scendere dalla sua giostra.
Proseguono le indagini per ricostruire la dinamica
Le esatte dinamiche che hanno portato all'uccisione di Cena non sono chiare. Non è ancora noto, inoltre, se la vittima conoscesse qualcuno dei giovani che, come scrivono sui social alcuni testimoni, l'avrebbero colpito alle spalle prendendo la rincorsa. I carabinieri del nucleo investigativo della compagnia di Monterotondo stanno indagando insieme ai colleghi della stazione di Capena. Oltre ai tre indagati sarebbero stati identificati anche altri giovani del gruppo, che si sono poi dati alla fuga al suono delle sirene.
Per difendere Luigi sono intervenuti anche la moglie, rimasta ferita, e il figlio con due amici. La rissa è conclusa con l'intervento dei carabinieri che sul posto hanno denunciato nove persone fra ragazzi del posto e giostrai. Altri soggetti coinvolti, alla vista delle sirene, sono svicolati per le vie del paese.
Il lutto di Capena per la morte di Stefano ‘Luigi' Cena
"Giù il gettone ragazzi che si vola!", questa la frase per cui era conosciuto Stefano ‘Luigi' Cena, 65 anni, morto il 14 ottobre all'ospedale Sant'Andrea. A causa delle ferite era entrato in coma il 10 ottobre. Intorno alla famiglia si è stretto tutta Capena. Il giorno dopo la morte di Luigi, il sindaco Roberto Barbetti ha indetto il lutto cittadino in segno di cordoglio per "un punto di riferimento per il divertimento e lo svago di intere generazioni". Il 16 ottobre i residenti si sono invece stretti in una fiaccolata che ha attraversato il comune.