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Gianluca, il tassista romano che ha salvato un turista: “Nero in volto, il cuore non batteva più”

Fanpage.it ha intervistato Gianluca Garofalo, il tassista romano che ha salvato la vita a un turista a Termini, grazie al defibrillatore che porta nella sua auto e le conoscenze di primo soccorso.
A cura di Alessia Rabbai
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Gianluca Garofalo, tassista romano 41enne di Tor Sapienza, ha salvato la vita a un turista irandese a Termini. Lione 2 è la sigla del taxi, chi lo guida è stato l'uomo giusto, al posto giusto e al momento giusto. Lo sa bene il settantenne che intorno alle 10.30 di ieri mattina è stato colto da un infarto. Senza il suo aiuto probabilmente sarebbe morto. Gianluca ha mantenuto il sangue freddo e, senza pensarci due volte, ha lasciato il suo taxi in mezzo alla strada con due clienti a bordo, compiendo un grande gesto d'amore verso il prossimo. Cosa è successo lo spiega in un'intervista a Fanpage.it.

"Ha dimostrato il grande cuore di una categoria che lavora tra mille difficoltà – ha commentato l'assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport Alessandro Onorato – Ho avuto modo di parlarci e di fargli i miei complimenti per la tempestività del suo intervento. Mi auguro che questo bel gesto faccia il giro del mondo, dando il giusto merito ai tassisti romani e alla nostra città". In serata Gianluca ha ricevuto la telefonata del sindaco Roberto Gualtieri, che si è complimentato da parte di tutta l'amministrazione capitolina e di Roma.

Cos'è accaduto stamattina?

Sono uscito di casa, ho portato mia figlia a scuola e ho iniziato il servizio, prendendo la prima corsa. Successivamente ne ho avute altre due, che mi hanno portato a Termini. Alla stazione ho preso in carico due persone con le valigie, che dovevano raggiungere via Tuscolana. Stavo guidando verso Piazza Indipendenza, girando a destra proprio sotto alla statua di Papa Giovanni Paolo II ho visto un passante che era insieme a sua moglie ed era riverso a terra. Cadendo aveva battuto violentemente la testa e si era ferito. Un passante si era già fermato a prestargli i primi soccorsi e intorno a lui si era formata una folla. Non ci ho pensato due volte: ho subito fermato il taxi dopo il semaforo, sono uscito dall'auto prendendo il defibrillatore e l'ho raggiunto. L'uomo a terra era privo di sensi, aveva il volto completamente nero e non respirava, come se avesse avuto un cappio al collo.

Come sei intervenuto per gestire l'emergenza?

Ho controllato i parametri vitali, ho chiesto alla persona che lo aveva soccorso di scoprirgli il petto e ai presenti di chiamare il 118 e allontanarsi. Ho attaccato le piastre del defibrillatore automatico seguendo le indicazioni che forniva, azionandolo e alternando la scossa con il massaggio cardiaco e soffiandogli aria attraverso la bocca. Dopo un po' il colore del volto è tornato normale ed ha respirato di nuovo. Ho mantenuto le vie aree aperte e messo in posizione laterale di sicurezza. Nel frattempo con i presenti abbiamo tranquillizzato lui e la moglie, che gli teneva la mano ed era molto preoccupata.

Poi è arrivata l'ambulanza…

Quando circa un quarto d'ora dopo è arrivata l'ambulanza lui aveva già ripreso conoscenza e ha risposto alle domande dei sanitari. Abbiamo dato tutte le informazioni di quanto accaduto al 118. Ho fatto da tramite conoscendo l'Inglese, la moglie ha detto che non gli erano mai capitati episodi del genere, né aveva mai avvertito dolori intercostali. L'uomo è stato portato in ospedale, mentre un collega in taxi ha accompagnato la moglie seguendo l'ambulanza.

Quindi sui taxi romani ci sono defibrillatori?

Grazie all'associazione ‘Taxi Roma Capitale', che si sostiene con i fondi dei tassisti. È un progetto per mettere a disposizione defibrillatori, che hanno un costo di circa 1300 euro l'uno, da portare all'interno dei taxi. Attualmente sono 60 i defibrillatori presenti nella flotta taxi di Roma. L'associazione inoltre forma il personale con corsi di abilitazione a carico di noi tassisti, per imparare ad usarli e ci teniamo periodicamente aggiornati. Bisogna infatti saper riconoscere un'emergenza ed essere pronti ad intevenire. Noi tassisti romani inoltre siamo tutti collegati, abbiamo una chat interna nella quale ci teniamo aggiornati sulle emergenze, in qualsiasi zona di Roma un tassista può geolocalizzare la posizione dell'infortunato anche non avendo il defibrillatore e richiedere l'intervento di un collega con defibrillatore.

Cosa rispondi a chi ti dice che sei un eroe?

Non mi sento un eroe, ma una persona normale, che ha fatto il suo dovere in base alle conoscenze che ha acquisito nella sua vita. Sono fortemente convinto che una preparazione sul primo soccorso e l'uso del defibrillatore debbano averla tutti, che questo strumento salvavita debba essere reperito facilmente. Le attività come negozi e ristoranti, centri commerciali devono avere personale formato ad usarlo. Nelle scuole si deve fare informazione. Spero che vengano sempre più finanziate queste attività per la sicurezza di tutti.

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