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Germania costretta a risarcire vittima dei nazisti: ma a pagare è un fondo italiano

Il governo tedesco è stato condannato a pagare 100mila euro alla famiglia di un partigiano ucciso dai nazisti. All’inizio è stato imposto il pignoramento degli immobili tedeschi a Roma: in realtà il pagamento sarà carico di un apposito fondo italiano.
A cura di Beatrice Tominic
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All'inizio si era pensato al pignoramento del Goethe Institut, l'Istituto storico germanico, la Scuola germanica e l'Istituto archeologico tedesco, tutti immobili di proprietà tedesca a Roma. Adesso, a pagare per l'omicidio del partigiano Gualberto Cavallina, sarà invece il fondo italiano per le famiglie dei parenti assassinati dai nazisti.

Il governo tedesco, infatti, ha perso in Appello al tribunale civile: la sentenza emessa, ha condannato il governo tedesco al pagamento di 100mila euro a favore di Diego Cavallina, figlio di un partigiano assassinato dai nazisti. Come si legge su un articolo pubblicato da la Repubblica, Gualberto Cavallina è stato un membro della XIV Brigata Garibaldi "Trieste". Il 25 novembre del 1944 è stato catturato e poi deportato nei campi di concentramento di Dachau (in foto) e di Natzweiler.

Il pignoramento previsto per il 25 maggio

Stavolta, dunque, non è valsa la riparazione collettiva stabilita fra governi: dopo 80 anni un giudice italiano ha imposto alla Germania un risarcimento per la famiglia di un singolo individuo, nonostante le critiche arrivate dai tedeschi. Questi ultimi, infatti, hanno provveduto a fare ricorso contro il verdetto della corte d'Appello arrivando fino alla Corte di giustizia Europea.

Secondo la Germani, sarebbe stato violato "il principio dell'immunità relativa degli Stati dalla giurisdizione esecutiva" che non permette ai governi di altri Paesi di essere colpiti da pignoramento o espropriazione forzata in caso di pagamento. Il giudice, senza considerare questa norma, ha invece nominato un perito per stimare i beni pignorati alla Germania: il primo appuntamento era organizzato per il 25 maggio.

Il fondo italiano per le vittime dei nazisti

Non ci sarà nessun appuntamento: quello del 25 maggio è destinato a saltare, come ha spiegato l'avvocato della famiglia Cavallina, Fabio Anselmo, già legale delle famiglie Cucchi e Aldrovandi. Il governo italiano è intervenuto sulla vicenda e con un decreto legge ha salvato la Germania che, adesso, non dovrà più risarcire le famiglie delle vittime dei nazisti. Al suo posto, sarà il nostro Paese a farlo, mettendo a disposizione un fondo per le famiglie delle vittime del nazifascismo da 20milioni di euro.

"Chi si azzarderebbe mai ad avventurarsi in guerre se il feroce business che è sempre ad esse collegato, fosse vanificato da obblighi risarcitori enormi a favore delle vittime civili?", ha poi concluso l'avvocato Anselmo.

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