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Galleria Borghese chiusa oggi “per un evento privato con cena esclusiva”. Ma non è vero

La Galleria Borghese è rimasta chiusa nella giornata di oggi. Il motivo, spiega il museo, non è legato a un evento privato, ma è dovuto “ai numerosi cantieri che in questo momento interessano lo spazio del museo, compreso l’imballaggio e il trasferimento di opere, per il quale è oggi in azione una gru”.
A cura di Enrico Tata
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"Il Ratto di Proserpina" di Gian Lorenzo Bernini in 1621, alla Galleria Borghese.
"Il Ratto di Proserpina" di Gian Lorenzo Bernini in 1621, alla Galleria Borghese.

La Galleria Borghese è rimasta chiusa ai visitatori nella giornata di oggi. Secondo il sindacato Flp Mic il motivo era legato a "una visita esclusiva per 120 persone con cena a seguire". In realtà non è così. La direzione del museo ha fatto sapere infatti che la chiusura di oggi si è resa necessaria "a causa dei numerosi cantieri che in questo momento interessano lo spazio del museo, compreso l’imballaggio e il trasferimento di opere, per il quale è oggi in azione una gru. Nessun visitatore è rimasto fuori e non c’è stata alcuna interruzione di pubblico servizio, perché i biglietti sono in vendita sul sito con largo anticipo e in questo caso non sono stati emessi".

Nella nota di Galleria Borghese si legge inoltre che la chiusura odierna era stata disposta da tempo, anche perché è dovuta a "motivi di sicurezza dei lavoratori e dei visitatori. La Galleria Borghese non chiude mai, nonostante gli imponenti lavori di restauro all’esterno e all’interno, e ha garantito la fruizione del patrimonio attraverso importanti iniziative, come la mostra attualmente a Palazzo Barberini. Gli eventi privati si svolgono sempre fuori dagli orari di apertura al pubblico del museo, oggi e in ogni altra occasione”.

I sindacati, però, avevano subito attaccato, dopo aver appreso la notizia della chiusura del museo: " Da oggi la fruizione dei luoghi della cultura sarà un servizio pubblico essenziale ‘a corrente alternata’, derogabile nel caso in cui un privato abbia la facoltà di far chiudere le porte di un museo in faccia ai visitatori. E dire che solo pochi giorni fa il Direttore Generale dei Musei, Massimo Osanna, richiamando proprio il dettato della Legge 182/2015, aveva negato ai lavoratori di Castel Sant’Angelo la possibilità di chiusura del monumento per qualche ora dopo la tragica scomparsa di un giovane collega avvenuta in circostanze drammatiche durante il servizio. Cos’altro aggiungere?”.

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