Funerali di Luigi Cena, il 28 ottobre a Capena l’addio al giostraio massacrato di botte dal branco

"Con immenso dolore annunciamo la cerimonia funebre di papà". Sono le parole di Miriam, la figlia di Stefano Cena, detto Luigi, che su Facebook ha condiviso il manifesto delle esequie in programma il prossimo martedì 28 ottobre a partire dalle ore 14 nella chiesa di Santa Marta a Capena, in provincia di Roma. Luigi, sessantacinque anni, faceva il giostraio ed è stato ucciso, massacrato di botte alla festa dell'uva per aver detto ai suoi aggressori che per salire sulla giostra serviva il gettone. Sua figlia in occasione dei funerali ha reso noto giorno e ora, per dare la possibilità a chi volesse partecipare di poterlo fare.
La figlia di Luigi Cena: "Ringraziamo per vicinanza alla nostra famiglia"
"Sappiamo che molte persone vorranno esserci per salutare papà ancora una volta- scrive Miriam – Vi chiediamo quindi di rispettare il nostro dolore e i nostri spazi dato il momento di vulnerabilità". E aggiunge: "Ringraziamo chi vorrà essere presente e chi ci sarà anche solo con il pensiero". La moglie, i figli, le sorelle e gli affetti più cari di Luigi Cena hanno ringraziato tutti coloro che hanno dimostrato in queste settimane vicinanza, cordoglio e affetto alla famiglia, anche solo con un semplice gesto o delle parole di solidarietà. Nel frattempo sul fronte delle indagini sono tre le persone indagate per l'omicidio di Luigi Cena, si tratta di ragazzi di età compresa tra i 20 e i 25 anni.
Un testimone ha visto un gruppo che massacrava Luigi Cena
I drammatici fatti che hanno portato all'omicidio di Luigi Cena sono avvenuti l'ultimo giorno della sagra dell'uva e del vino di Capena, che si è conclusa il 5 ottobre. Un testimone oculare ha spiegato agli inquirenti che quella in cui è rimasto vittima Luigi Cena non è stata una rissa, bensì un vero e proprio pestaggio. Un gruppo formato da cinque o sei persone ha aggredito Cena, massacrandolo di botte. Lui per salvarsi ha provato a chiudersi all'interno della sua giostra. Luigi, soccorso con l'ambulanza in condizioni gravissime, è deceduto in ospedale dopo giorni di agonia il 14 ottobre a causa delle violente percosse.