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Festa Europei, Ciccozzi: “Bisognava indossare almeno mascherina, impennata contagi tra 10 giorni”

L’epidemiologo Ciccozzi a Fanpage.it: “Assisteremo a un aumento dei casi, ce lo aspettiamo tutti, perché i festeggiamenti li abbiamo visti. In piazza c’erano per lo più ragazzi dai 15 ai 25 anni, quindi non ancora vaccinati. O perlomeno la maggior parte di loro. Io aspetterei i dati, vediamo come vanno le cose, se i tassi di ospedalizzazione si manterranno bassi, andrà benissimo così”.
A cura di Enrico Tata
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Forse la sfilata della Nazionale sul bus scoperto tra la folla non doveva essere consentita e forse bisognava almeno sistemare delle transenne per limitare gli assembramenti. "Ma quello che è fatto è fatto. Vediamo quello che succede e vediamo di riparare i danni che io spero siano veramente minimi. La situazione è un po' sfuggita di mano, sarebbe bastato almeno indossare la mascherina. Non dico che in questo modo si poteva evitare i contagi, vista la portata degli assembramenti, ma ne avremo sicuramente avuti di meno. Mi aspetto un aumento dei casi, ma non adesso, bensì fra 10/15 giorni, ma non faccio previsioni". Questa è la posizione di Massimo Ciccozzi, epidemiologo dell'Università Campus BioMedico di Roma, che ai microfoni di Fanpage.it ha spiegato: "Assisteremo a un aumento dei casi, ce lo aspettiamo tutti, perché i festeggiamenti li abbiamo visti. In piazza c'erano per lo più ragazzi dai 15 ai 25 anni, quindi non ancora vaccinati. O perlomeno la maggior parte di loro. Io aspetterei i dati, vediamo come vanno le cose, se i tassi di ospedalizzazione si manterranno bassi, andrà benissimo così".

Ieri, ricordiamo, il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, ha ricordato che la sfilata sul bus scoperto era stata vietata. La Federcalcio non avrebbe rispettato i patti. Accusa, questa, che la Figc ha rispedito al mittente.

Ciccozzi: "Con campagna vaccinale vanno rivisti parametri, Rt non ha più senso"

Con la campagna vaccinale e con la diffusione della variante Delta, i parametri per la ‘corolorazione' delle Regioni devono cambiare, secondo Ciccozzi: "La variante Delta è molto più contagiosa delle altre. La sua prevalenza, che nel Lazio è alta, lo è per alcuni focolai, ma attenzione a dare una regione ‘out' per la presenza di focolai. Gli indicatori per poter ‘ricolorare' le Regioni devono essere di altro tipo rispetto a quelli utilizzati nel passato: "Devono essere il tasso delle ospedalizzazioni, il tasso delle terapie intensive, il tasso di mortalità, l'incidenza. Non certo l'Rt, non parliamo più dell'indice Rt".

"Giusta scelta di Macron per convincere indecisi"

Il presidente francese Macron ha reso obbligatorio l'utilizzo della certificazione verde per molte attività, come andare al ristorante, per esempio. L'annuncio ha provocato un massiccio incremento delle prenotazioni delle vaccinazioni in Francia. "Questo anche da noi – ha spiegato Ciccozzi – può essere un escamotage per far vaccinare gli indecisi, ma non i no vax. Quelli non si convinceranno. Ma ci sono tuttavia delle persone che dicono ‘aspettiamo, si raggiungerà l'immunità di gregge, non serve'. Insomma un pochino titubanti. Forse per quelle persone può essere uno stimolo a prenotare il vaccino. Ma anche un'informazione chiara e precisa potrebbe dare risultati in questo senso. Io penso ci sia stata confusione: si diceva una dose e basta, poi sono stati allungati i tempi fra le due dosi, poi siamo tornati indietro. Basterebbe dire ai cittadini, forse: ‘Se voi vi vaccinate nel 98 per cento dei casi non andrete in ospedale, non c'è più terapia intensiva, non si muore più di Covid'".

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