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Ferragosto in campeggio, 50 persone intossicate a Trevi: potrebbe trattarsi di salmonella

Dai sintomi riscontrati sembra essere salmonella: il batterio potrebbe essersi trovato nell’acqua del campeggio, ma sono ancora in corso accertamenti.
A cura di Beatrice Tominic
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Decine di turisti romani sono rimasti intossicati mentre stavano festeggiando il Ferragosto in un campeggio a Trevi nel Lazio, comune in provincia di Frosinone distante poco più di una novantina di chilometri dalla capitale. Le persone rimaste vittime di questa grave intossicazione alimentare sono quasi cinquanta, tutte ricoverate in diversi ospedali della Ciociaria e, in alcuni casi, anche di Roma. Non si conoscono ancora con certezza le ragioni che hanno causato l'intossicazione, ma non si esclude che possa trattarsi di salmonella. Il batterio potrebbe essersi trovato nell'acqua del campeggio che ne avrebbe facilitato il contagio: per avere certezze, però, come ricorda il quotidiano il Messaggero, occorrerà attendere il responso dei tecnici e delle forze dell'ordine.

L'intossicazione

Nel campeggio, una struttura che si trova nel comune di Trevi nel Lazio, si trovavano alcune centinaia di turiste, arrivate per festeggiare la giornata di Ferragosto in campagna, lontano dalla città. Dopo qualche ora, però, alcune decine di loro hanno iniziato a sentirsi male, accusando sintomi simili: malessere generale, nausea, crampi e vomito. I campeggiatori hanno segnalato quanto accaduto ai responsabili del campeggio che hanno immediatamente provveduto ad allertare i medici del 118.

L'arrivo dei soccorsi e le prime ipotesi

In breve tempo sono arrivati i soccorsi che, in diversi casi, sono intervenuti per curare le persone nelle condizioni più gravi: alcune di loro sono state immediatamente trasferite d'urgenza negli ospedali romani per cure specifiche, ma fortunatamente nessuna fra loro ha riportato conseguenze gravi.

Non si conoscono ancora le cause del malessere che ha colpito i turisti: potrebbe essersi trattato di un avvelenamento nell'acqua del campeggio oppure dovuto ad alimenti o bevande portate dall'esterno del camping. Questa seconda ipotesi, però, sembra essere meno probabile visto che molti dei turisti che si sono sentiti male non si conoscevano o appartenevano a gruppi diversi.

Le dichiarazioni del sindaco e le indagini

Non hanno tardato ad arrivare le dichiarazioni del sindaco di Trevi nel Lazio, Silvio Grazioli, che non appena saputo dell'accaduto ha dichiarato: "Stiamo valutando la situazione: nelle prossime ore faremo analizzare l’acqua del campeggio e controlleremo bene la situazione". Nel frattempo i carabinieri stanno portando avanti le loro indagini: dovranno valutare cosa possa aver intossicato i campeggiatori e, nel caso in cui il fenomeno si rivelasse dipendere dall'acqua del camping, fare le dovute verifiche analizzando anche l'impianto di depurazione della struttura. I primi esami sull'acqua del campeggio verranno svolti in questi giorni dalla Asl di Frosinone.

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