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Federica Mangiapelo uccisa a 16 anni dal fidanzato, il papà: “Dopo 13 anni le donne continuano a morire”

Federica Mangiapelo è stata uccisa dal fidanzato a 16 anni, annegata nel Lago di Bracciano a Vigna di Valle. Fanpage.it intervista il papà Luigi a 13 anni da quel 31 ottobre 2012. “Oggi le donne continuano a morire, è un bollettino di guerra”.
A cura di Alessia Rabbai
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Federica Mangiapelo
Federica Mangiapelo

La notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre 2025 sono trascorsi tredici anni dal femminicidio di Federica Mangiapelo, la sedicenne di Anguillara Sabazia annegata dal fidanzato Marco Di Muro nel Lago di Bracciano in località Vigna di Valle nel 2012. Fanpage.it per ricordare l'anniversario della sua morte ha intervistato il papà Luigi, che ha condiviso con noi i ricordi di sua figlia, come immagina sarebbe stata oggi e cosa prova alla luce del fatto a distanza di tutti questi anni dalla sua scomparsa le donne continuano a morire per mano degli uomini.

Luigi come vivi a distanza di 13 anni il 31 ottobre?

Ogni anno l'arrivo del giorno di Halloween è una ferita che si riapre, ma il tempo mi ha aiutato molto. Ho attraversato talmente tanto il dolore, che da alcuni anni vivo meglio l'avvicinarsi del 31 ottobre. In passato mi dava molto fastidio anche vedere le decorazioni all'interno dei negozi. Gli anni passano, ma la situazione non cambia. Il mio è stato un percorso per accettare nel migliore dei modi possibili la realtà: la vita va avanti e Federica non tornerà più.

Che ricordi di tua figlia ti vengono in mente oggi?

Sono tanti i ricordi di Federica che porto nel mio cuore. Ultimamente ad Anguillara c'è stata una cerimonia nel giardino a lei intitolato, un evento dedicato alla violenza sulle donne. Sono sempre occasioni particolari per ricordarla e salutarla. Quando partecipo ai convegni ai quali mi invitano, le persone mi riconoscono perché ripensano alla storia di Federica e questa cosa mi fa piacere, perché si ricordano ancora di lei, nonostante siano passati di tredici anni.

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Cosa pensi del fatto che a breve l'assassino di tua figlia potrebbe tornare in libertà?

A questa cosa onestamente non ci penso, ma quando tornerà in libertà mi auguro di non incontrarlo mai per strada. Un altro aspetto sul quale ho lavorato tanto è stato quello di non provare nulla contro di lui se non indifferenza. Spesso mi è stato chiesto se riuscirei mai a perdonarlo, non posso farlo perché mi ha tolto una figlia.

Il 9 febbraio 2026 Federica avrebbe spento 30 candeline. Come te la immagini oggi?

Ne parlavo con l'altro mio figlio, Stefano, alcuni giorni fa mentre eravamo sulla tomba di Federica nel cimitero di Anguillara. Gli ho chiesto se secondo lui sua sorella si sarebbe fatta i tatuaggi, perché lui ne ha molti, mi ha risposto papà sicuramente, per com'era. Federica aveva un carattere particolare, era ribelle, un vulcano. Credo che crescendo sarebbe rimasta così, con quel suo carattere forte ma al tempo stesso una donna matura, che si sarebbe fatta rispettare. Avrebbe sicuramente raggiunto vari traguardi importanti. Che tipo di percorso avrebbe scelto nella sua vita non posso saperlo, perché era un'adolescente in fase di continuo cambiamento, aveva mille idee su ciò che le piaceva e che avrebbe voluto fare. Aveva frequentato la scuola da parrucchiera, si era segnata ad un corso di cucina, le piaceva sperimentare. Posso dire che era molto attratta dal sociale, amava i bambini. Se avesse trovato un compagno affidabile me la immagino anche un'ottima madre. Le piaceva viaggiare, era molto curiosa.

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Come ti fa sentire il fatto che a distanza di 13 anni dal femminicidio di tua figlia le donne continuano a morire?

Mi sento veramente addolorato e deluso, quello delle donne uccise per mano di uomini specialmente compagni, mariti o ex, le cifre parlano di un bollettino di guerra. Vittime sono non solo donne ma anche molte ragazze giovanissime, come lo era Federica, che è stata uccisa mentre stava vivendo le sue prime esperienze. Noi famigliari di vittime di violenza di genere facciamo il possibile per sensibilizzare nelle scuole e in occasione di inzitiave varie con la speranza che qualcosa cambi, invece non cambia mai nulla. L'ultima volta che sono andato a un convegno ho sentito e risentito le stesse frasi fatte, solo parole ma non si arriva a nulla di concreto per tutalare le donne.

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