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Fabrizio Pellegrini morto in un incidente sull’Appia, i famigliari: “Cerchiamo testimoni, aiutateci”

I famigliari di Fabrizio Pellegrini hanno diffuso volantini e lanciato un appello per chiedere a chi abbia assistito all’incidente in cui è morto di contattarli: “Aiutateci, cerchiamo testimoni”.
A cura di Alessia Rabbai
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"Cerchiamo testimoni dell'incidente stradale in cui è morto Fabrizio, vogliamo cercare di capire cosa gli è successo e come sono andate le cose. Aiutateci, chi ha visto qualcosa parli". È l'appello dei famigliari del cinquantenne morto sulla via Appia, caduto dalla sua moto Kawasaki venerdì scorso 2 febbraio. I suoi cari cercano risposte agli interrogativi rimasti. Hanno appeso volatini per la città, qualsiasi informazione può essere inviata sui numeri di cellulare 3356252104-3495851936 o all'indirizzo di posta elettronica alessio977@gmail.com. Un appello pubblicato anche sui social network, che ha avuto tanti commenti e condivisioni.

Il sospetto di una manovra sbagliata

Il sospetto dei famigliari di Fabrizio come ricostruito da Il Messaggero, è che un altro veicolo, magari un'automobile, possa aver fatto una manovra sbagliata, facendogli perdere il controllo della moto. I residenti avevano già segnalato in passato la pericolosità di quel tratto di via Appia, che ha visto negli anni diverse vittime. Prima di Fabrizio a morire sempre in moto è stato un cinquantenne, un medico romano deceduto nello scontro con un'auto il 10 giugno del 2023. Ancora prima è stata la volta di un ventiseienne, vittima dello scontro con un Suv.

L'incidente in cui è morto Fabrizio Pellegrini

Fabrizio Pellegrini aveva cinquant'anni, sposato e padre di tre figli, viveva con la sua famiglia a ridosso dell'Appia ed era un controllore di volo. Al momento dell'incidente, secondo quanto ricostruito finora dalle forze dell'ordine che hanno svolto i rilievi e indagato sull'accaduto, erano circa le ore 14 e il cinquantenne viaggiava sulla sua moto quando, per cause non note e ancora in corso d'accertamento, è andato a sbattere contro un furgone. Il mezzo pare che procedesse nello stesso senso di marcia della moto all'altezza del chilometro 22.300 nei pressi del cimitero di Castel Gandolfo. Inutile ogni tentativo da parte dei soccorritori di salvargli la vita e non c'è stato nulla da fare se non constatarne il decesso avvenuto presumibilmente sul colpo.

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