Fa fumare hashish alle sue studentesse, ragazza si sente male: condannata professoressa

È stata condannata a due anni e otto mesi di carcere l'insegnante di 48 anni accusata di aver dato hashish a delle studentesse. La professoressa è stata condannata con il rito abbreviato dal giudice del tribunale di Latina: l'accusa aveva chiesto una pena a due anni di carcere, la difesa l'assoluzione. Il giudice ha inflitto una condanna superiore a quella richiesta dal pubblico ministero, condannando la donna – che non insegna più nella scuola – a pagare 10mila euro di risarcimento alla Garante dell'infanzia e adolescenza Monica Sansoni che si è costituita parte civile nel procedimento.
I fatti risalgono al 2020. A denunciare la professoressa era stata una docente, che aveva appreso di quanto accaduto dal racconto di alcune studentesse, andate a casa sua con altri ragazzi per fare lezione. Secondo quanto riportato dalle ragazze, la docente aveva cominciato a fumare hashish, offrendolo anche alle giovani. Una di loro si era però sentita male, con giramenti di testa e calo di pressione. Era stata fatta sdraiare e le erano stati messi degli asciugamani in testa per farla riprendere.
Il racconto di quanto accaduto si è diffuso a macchia d'olio nella scuola, arrivando alle orecchie di un'altra professoressa, che si è rivolta alla polizia di Latina.
E proprio questo malore aveva fatto spargere la voce di quanto accaduto a casa della 48enne. Da lì erano partite le indagini, e diversi studenti della scuola erano stati ascoltati. Tutti hanno confermato il racconto delle ragazze, e la donna quindi è stata rinviata a giudizio. A quel punto l’Agenzia Formazione aveva sospeso la docente in via cautelativa: oggi la donna non insegna più nella scuola.