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Madonna di Trevignano, news su Gisella Cardia

Ex fedele di Gisella: “Pronto a donare 450mila euro, ma ho scoperto che le apparizioni sono false”

Luigi Avella, l’ex fedele che ha donato alla veggente 123mila euro torna a parlare di Gisella Cardia. Dice che era pronto a dargliene altri 450mila, ma di essersi fermato per aver capito che “le apparizioni sono false e i messaggi demoniaci”.
A cura di Alessia Rabbai
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Luigi Avella, l'ex seguace di Maria Giuseppa Scarpulla, alias Gisella Cardia, torna a parlare della veggente. Alle Iene ha dichiarato in televisione che "Gisella Cardia ha poteri soprannaturali, che però provengono dal demonio. È la messaggera del diavolo". Già intervistato da Fanpage.it ad aprile scorso lo studioso di Mariologia e Teologia aveva detto di aver fatto le sue ricerche e di essere convinto che i fantomatici messaggi che ogni 3 del mese la Madonna a detta di della veggente rileverebbe sulla collina di Trevignano Romano alle porte di Roma in realtà siano "messaggi demoniaci".

In uno di questi infatti, spiega Avella, la Madonna direbbe che "la Chiesa è falsa". "Ho trovato ottanta errori nei messaggi riportati da Gisella e dalle ricerche fatte, ora sono convinto che le apparizioni sono false". Avella il 5 maaggio scorso ha querelato Gisella e Gianni Caridia per truffa.

La teca della Madonna nel campo dei rosari
La teca della Madonna nel campo dei rosari

Avella era pronto a donare 450mila euro

Luigi Avella ha raccontato che quando ha conosciuto Gisella Cardia era veramente convinto che le apparizioni fossero vere. Una convinzione alla quale avrebbe contribuito anche una frase che la veggente gli avrebbe detto prima che con la moglie facesse un incidente stradale, dal quale entrambi si sono salvati. E a seguito di ciò avrebbe deciso di donare volontariamente 123mila euro per contribuire a realizzare il "progetto celeste" di cui che gli avrebbe confidato Gisella. "Ero pronto a dare altri 450mila per il progetto di costruire una cappella" all'interno del terreno di via Campo delle Rose dove, avvengono i raduni di preghiera.

Avella infatti sostiene che "Gisella un giorno ha avuto una visione durante la quale Dio le indicava il campo dove costruire un grande tempio bianco con i fiori – spiega – Mi hanno nominato direttore dei lavori ed ero contento". Ma quando ha capito che non c'erano le autorizzazioni e che in quel terreno privato acquistato dai coniugi da un ristoratore del posto, sottoposto a vincoli paesaggistici e ricadente nel Parco di Bracciano e Martignano ad esclusivo uso agricolo non si poteva costruire nulla, ha preso le distanze. "Le apparizioni sono false, se mi avesse detto che Maria Giuseppa era stata condannata – in primo grado con pena sospesa ndr – per reati penali non le avrei dato soldi". Ora Avella è pronto a riprenderseli.

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