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Esplosione nel Municipio di Rocca di Papa: chiesto il rinvio a giudizio per 4 persone

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro persone sull’esplosione all’interno del municipio di Rocca di Papa. Le accuse sono a vario titolo di omicidio colposo, lesioni colpose, disastro colposo.
A cura di Alessia Rabbai
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Le immagini dell'esplosione a Rocca di Papa
Le immagini dell'esplosione a Rocca di Papa

Quattro persone rischiano il processo per l'esplosione all'interno del municipio di Rocca di Papa del 10 giugno del 2019, che ha causato due morti, tra i quali il sindaco Emanuele Crestini. Questa la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica, come riporta Il Corriere della Sera, nei confronti di Leonardo Nolasco, il geologo incaricato dal Comune di eseguire la mappatura dell’area, Laura Fantozzi, una seconda geologa, alla quale Nolasco delegò le indagini, Emiliano Abballe, titolare della Tecnogeo, società incaricata alla perforazione del suolo e Norman Abballe, suo direttore dei lavori. Le accuse nei loro confronti sono a vario titolo quelle di omicidio colposo, lesioni colpose, disastro colposo. Secondo la Procura le cause che hanno provocato l'esplosione nel municipio a Ricca di Papa sono riconducibili un tubo del gas forato per un errore e ad uno straccio utilizzato per chiudere il foro.

Danneggiata una tubatura del gas durante i lavori di scavo

A provocare la drammatica vicenda che ha portato alla tragedia di Rocca di Papa la Procura è convinta che sia stato il danneggiamento di una tubatura durante dei lavori di scavo, una vicenda che vede Italgas completamente estranea. Lavori che erano mirati alla ricerca di cave in Corso Costituente. Nolasco ha incaricato Fantozzi di fare un'indagine, mentre per il pm avrebbe dovuto chiederlo alla ditta incaricata. Fantozzi ha consigliato di fare un prescavo ma avrebbe sbagliato a posizionare la griglia di rilevamento radar rispetto alla cartografia, facendo coincidere il punto di scavo con il tubo del gas. Accorgendosi dell'accaduto gli Abballe non avrebbero informato l’Italgas e avrebbero utilizzato uno straccio per chiudere il foro. Una soluzione improvvisata e pericolosa, in quanto secondo la Procura, ciò ha fatto in modo che il gas risalisse all'interno della sede comunale.

L'esplosione nel Comune di Rocca di Papa

I fatti risalgono al giugno di tre anni fa, erano da poco passate le 11 di mattina quando nel centro storico di Rocca di Papa ai Castelli Romani c'è stata un'esplosione al civico 26 di Corso Costituente e in pochi attimi è divampato un incendio. A rimanere vittime del rogo sono stati il sindaco Emanuele Crestini, che ha aspettato che tutti i dipendenti comunali fossero usciti prima di lasciare l'edificio e il delegato del sindaco ai Servizi Cimiteriali Vincenzo Eleuteri, e altre sedici persone rimaste ferite.

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