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Epatite sconosciuta, D’Amato: “Individuato un caso sospetto nel Lazio”

Un caso di epatite sconosciuta è stato individuato all’interno della regione Lazio. “Servono analisi approfondite per stabilire le cause”, ha dichiarato in una nota l’assessore alla Salute della Regione, Alessio D’Amato.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Anche nella regione Lazio è stato individuato un caso sospetto di epatite sconosciuta. A comunicarlo è stato l'assessore alla Salute della Regione, Alessio D'Amato.

"Si tratta di un episodio senza alcuna conseguenza all'attenzione dell'Istituto Spallanzani che sta procedendo con esami di metagenomica – ha spiegato in una nota – Ci vorranno analisi approfondite per stabilire le cause, ma non c'è stata nessuna complicanza e ora sta bene. La segnalazione è pervenuta al Servizio di sorveglianza regionale di malattie infettive SERESMI dell'Istituto Spallanzani che è in stato di attenzione".

L'epatite misteriosa in Italia

Fino a qualche giorno fa, non erano arrivate segnalazioni di epatite misteriosa nel nostro Paese. Ieri, venerdì 22 aprile, però, un bambino di 3 anni di Prato per un caso di epatite acuta è stato trasportato d'urgenza all'ospedale Bambino Gesù di Roma. Oltre a lui, nel nostra Paese fino a ieri si contavano sette casi sospetti, ma il numero è in aumento anche in queste ore. In Lombardia, infatti, sono stati ricoverati due bambini che, fortunatamente, non sembrano essere in pericolo di vita.

L'epatite sconosciuta che colpisce i bimbi con meno di 10 anni

Sta colpendo bambini e bambine sotto i 10 anni in Italia e in Europa: questo tipo di epatite, di natura ancora sconosciuta, infatti, sta colpendo i più piccoli in Italia, ma anche in altri Paesi come la Spagna, l'Irlanda, i Paesi Bassi, la Danimarca e il Regno Unito. Mentre il numero dei casi è in aumento, però, le cause restano sconosciute. Il primo caso è stato segnalato all'inizio del mese, il 5 aprile, nel Regno Unito ed oggi, a causa della diffusione dei casi, viene costantemente monitorato dall'Oms.

“I virus dell'epatite A, B, C, E e D sono stati esclusi dopo i test di laboratorio, mentre sono in corso ulteriori indagini per comprendere l'eziologia di questi casi – hanno dichiarato con una nota dall'Oms – dato l'aumento dei casi segnalati nell'ultimo mese e il potenziamento delle attività di screening, è probabile che nei prossimi giorni verranno segnalati più casi.”

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