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Emergenza casa, Gualtieri a Bruxelles: “Roma ha bisogno di case popolari, usare fondi Pnrr rimasti”

A Bruxelles il sindaco di Roma Roberto Gualtieri è intervenuto per chiedere aiuti sul fronte dell’emergenza abitativa, chiedendo che i fondi rimasti del Pnrr siano usati per l’edilizia popolare.
A cura di Natascia Grbic
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"Roma ha bisogno di realizzare più alloggi di residenza pubblica. Per questo obiettivo serve una componente di risorse europee che si sommi a quelle nazionali e cittadine per colmare il gap finanziario che altrimenti rende difficile per un Comune da solo partire con questo processo". Lo ha dichiarato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri a margine del confronto a Bruxelles con la commissione speciale del Parlamento Ue per la crisi abitativa. Il sindaco ha chiesto che i fondi restanti del Pnrr siano dati ai comuni proprio per comprare gli alloggi popolari. Il cui numero è troppo esiguo per una città come Roma, in costante crisi, e con migliaia di persone in emergenza abitativa.

"Noi abbiamo calcolato un gap di 20.000 case popolari – le parole di Gualtieri -. Questa assenza non solo lascia vuoti per quella fascia di popolazione, ma poi scarica le tensioni anche sugli altri, perché anche gli altri mercati dell'Ers, cioè quella sociale, e poi quella di mercato sono in maggiore tensione, quindi magari poi le persone hanno più paura di mettere le case sull'affitto, perché c'è una pressione sotto, perché non è assorbita dall'Erp. Quindi abbiamo bisogno dei soldi europei per l'Erp, sommare a fondi europei, fondi nazionali e fondi cittadini".

Gualtieri, insieme al sindaco di Milano Beppe Sala, chiede quindi l'aiuto dell'Europa per colmare questo gap e uscire dalla crisi. "Noi abbiamo una fortissima tensione su tutti i segmenti del mercato della casa, sono diversi ma tutti sono in tensione, questo è un enorme problema perché la casa è un pilastro del modello sociale europeo e questa tensione determina non solo un forte problema sociale di diseguaglianze e di ingiustizie, ma anche colpisce la stessa crescita economica. Noi chiediamo di intervenire su tutti questi ambiti. C'è un ambito innanzitutto che è quello dell'edilizia residenziale pubblica, dove ci sono molte città che hanno un numero insufficiente di case".

L'emergenza abitativa non riguarda solo Roma, ma numerose città europee. Il mercato è ingolfato dagli affitti brevi, mentre chi decide di affittare a lungo termine lo fa a prezzi impossibili e insostenibili. In tanti non riescono a trovare casa e sono costretti a lasciare Roma, con la conseguenza che devono affrontare lunghi viaggi che durano ore per raggiungere il posto di lavoro. "L'alloggio a prezzi accessibili è un diritto umano fondamentale e il pilastro del modello sociale europeo. Tuttavia, l'attuale grave crisi abitativa sta privando un numero crescente di cittadini dell'Ue di questo diritto. Si tratta di una vera e propria emergenza che sta colpendo sia la coesione sociale che la mobilità del lavoro. Sostengo fermamente questo parere che chiede un Piano europeo per l'edilizia abitativa a prezzi accessibili per il prossimo Qfp, ma anche un piano di emergenza immediato. Questo piano non può basarsi solo sulla ridistribuzione delle risorse esistenti della politica di coesione. Abbiamo bisogno di nuovi fondi aggiuntivi".

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