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Elezioni comunali Roma 2021

Elezioni Roma, Gualtieri a Fanpage: “Daremo alla città una squadra di governo con i migliori”

Il candidato del centrosinistra alle elezioni comunali di Roma prosegue la campagna elettorale per il ballottaggio dove sfiderà Enrico Michetti. In un’intervista a Fanpage.it ha parlato delle priorità dei primi cento giorni in Campidoglio qualora vincesse, della sua ricetta per battere le destre nella capitale e della squadra di cento persone che vuole chiamare a governare la città chiamando a raccolta “le migliori energie della coalizione, ma anche tecnici e figure civiche”.
A cura di Valerio Renzi
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Manca una settimana al silenzio elettorale, e la sfida di Roma è al rush finale. Roberto Gualtieri arriva al quartier generale di via di Portonaccio, dopo una visita a Prima Porta in una delle zone dove le case quando il Tevere sale di livello finiscono sott'acqua. Al piano superiore della grande sala usata per conferenze stampa e incontri ferve la mobilitazione, mentre il candidato del centrosinistra scherza "a San Giovanni per il comizio finale un concerto di due ore per sola chitarra".

Incassato l'appoggio "morbido"di Carlo Calenda, che ha dichiarato il suo voto per il centrosinistra senza un accordo politico o posti in giunta, il candidato è concentrato sul rivolgersi agli elettori che al primo turno hanno scelto il leader di Azione e Virginia Raggi. Ai cittadini chiede al secondo turno un voto "non solo per fermare le destre", sulla "base dei grandi valori, quelli della Costituzione, i principi di una città democratica, aperta, inclusiva", ma soprattutto per "affermare un'idea di cambiamento della città".

Presenta un piano in due tempi Gualtieri, prima mettersi a lavoro "per una città che deve tornare a funzionare, che deve essere pulita, manutenuta", ma soprattutto una città dove si crei "buona occupazione, che sia attenta al ruolo delle donne, dei giovani, che investa sulla transizione ecologica e ambientale, che ripensi proprio al suo spazio urbano intorno all'idea della città dei 15 minuti come fanno le grandi capitali europee". "Noi ci rivogliamo a tutti gli elettori che vogliono abitare in una città efficiente, ma anche tornare ad avere l'orgoglio di vivere in una grande capitale europea, una città universale come solo Roma sa essere", scandisce Gualtieri.

Si muove per la capitale come se fosse già il sindaco l'ex ministro dell'Economia, visita i luoghi più critici non per fare comizi ma per proporre soluzioni. "Sono stato a visitare il deposito Atac dove hanno preso fuoco quasi 30 autobus e alla fine, al di là dell'inchiesta della Procura, la risposta è molto semplice, me l'hanno data tutti i tecnici.  – spiega – La flotta è vecchia, se si ha una flotta con 400-500 autobus con più di 10 anni, il rischio che ci siano incidenti e che i mezzi prendano fuoco è molto alto e quindi non basta il piano già in corso di rinnovo graduale e l'immissione con i soldi europei del PNRR di 500 autobus elettrici, perché ci metteranno alcuni anni ad arrivare, occorre accelerare da subito e fare una sostituzione straordinaria".

Ma quale sarà la priorità di Roberto Gualtieri nei primi cento giorni se dovesse vincere il ballottaggio del 17 e 18 ottobre? Innanzitutto prendere in mano il dossier più difficile della città, quello sui rifiuti, la grande questione irrisolta dei cinque anni di governo del Movimento 5 Stelle. "Metteremo in campo una pulizia straordinaria della città, e partire subito dopo con un riassetto di Ama e puntare su un metodo diverso che consenta una pulizia più capillare", spiega. Ma è la chiusura del ciclo dei rifiuti il vero obiettivo, anche se non basteranno cento giorni per realizzare gli impianti e aumentare il livello della differenziata: "Serviranno mesi, per alcuni aspetti anni, per arrivare ad una situazione radicalmente diversa da quella attuale, ma alla fine arriveremo a ridurre la Tari e a produrre energia pulita con i rifiuti". E poi, naturalmente, la città dei 15 minuti il tema su cui Gualtieri insiste di più dall'inizio della battaglia elettorale, e il Giubileo: "Stiamo preparando le misure da prendere in giunta e quantificando le risorse per il Giubileo. Poi vogliamo immediatamente partire a progettare la città dei 15 minuti e quindi individuare anche con le risorse europee dove fare gli asili nido, dove fare le case della salute, dove creare i luoghi dello sport, quali parchi riaprire".

Non poteva poi mancare una battuta sull'alta percentuale di astensione al primo turno, con metà degli aventi diritto che si è tenuta alla larga dalle urne, in particolare modo in periferia. "È il segno della sfiducia che si è via via sedimentata. Non solo chiediamo a tutte le romane e a tutti i romani di partecipare, di votare, ma vorremmo innescare anche una nuova stagione di partecipazione democratica, di coinvolgimento dei cittadini. Solo così riusciremo a invertire il trend del declino della città".

E la squadra di governo? "Non ci saranno solo gli assessori ma una squadra di almeno 100 persone di qualità, che rifletterà la nostra coalizione ma che sarà anche arricchita da figure esterne, civiche e tecniche di grande qualità. Ho già detto che porterò anche qualcuno che ho conosciuto nell'esperienza di governo da ministro dell'Economia. Insomma dobbiamo dare a Roma il meglio e stiamo lavorando per avere una squadra di grande qualità". 

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