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Ecco il nuovo regolamento sulla gestione del patrimonio di Roma: priorità a under 35 e realtà sociali

Con il nuovo regolamento, che dovrà essere approvato in Assemblea Capitolina, “rinnoviamo le concessioni a chi ha diritto, riempiamo i locali di Roma Capitale con progetti seri e moderni e diamo nuovamente vita a questa città”, ha dichiarato l’Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative, Tobia Zevi.
A cura di Enrico Tata
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È stato presentato oggi il nuovo Regolamento per la gestione del patrimonio di Roma Capitale. L'obiettivo è quello di avviare un nuovo percorso nella gestione dei beni indisponibili di proprietà del Campidoglio e di "rilanciare il rapporto tra istituzioni e cittadinanza attiva, valorizzando la ricchezza delle realtà sociali e culturali e il loro contributo a una città più vicina alle persone e più partecipata". Con questa proposta, inoltre, "si vuole ricucire la ferita con la cittadinanza attiva e compiere un passo decisivo verso il futuro, abolendo la delibera 140 del 2015 e il regolamento del 1983". Il nuovo regolamento del patrimonio indisponibile è stato approvato la scorsa settimana dalla Giunta e dovrà essere ora votato in Assemblea Capitolina.

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I beni potranno essere assegnati attraverso diverse modalità: un'istanza di parte prevedendo un'attività utile al territorio, una co-progettazione e anche bandi pubblici, nei quali avranno priorità le realtà under 35. Sono previsti anche patti di collaborazione, concessioni più lunghe e i lavori di manutenzione verranno scalati dagli affitti.

Verrano inoltre istituiti un Comitato tecnico, che verificherà la coerenza tra le attività svolte negli spazi e la concessione rilasciata, e un Forum, che servirà a discutere e decidere cosa fare nei beni inutilizzati. Parteciperanno cittadini, associazioni e assessorati. Nel nuovo regolamento è prevista anche una deroga fino al 31 dicembre 2024 per le associazioni che già in questi locali.

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"Vogliamo riparare ai danni fatti nel passato e restituire alle associazioni un contratto di concessione vero e la libertà di programmare. Allo stesso tempo, però, vogliamo anche far ripartire la città con tutte le nuove formule previste dal regolamento, che attirano nuovi investimenti e progetti seri. Abbiamo trovato un regolamento fermo al 1983 e praticamente tutte le concessioni scadute, immobili poco manutenuti e tanti, troppi, locali vuoti. Ora lavoriamo per fare l’esatto opposto: fatto il nuovo regolamento, che dovrà essere approvato in Assemblea Capitolina, rinnoviamo le concessioni a chi ha diritto, riempiamo i locali di Roma Capitale con progetti seri e moderni e diamo nuovamente vita a questa città”, ha dichiarato l'Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative, Tobia Zevi.

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