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Non è il ritorno di Annibale: ecco che ci fanno gli elefanti ai Fori Imperiali

Ha suscitato le critiche degli animalisti la scelta del regista Nanni Moretti che ha utilizzato quattro elefanti veri per le riprese del suo nuovo film ‘Il sol dell’avvenire’.
A cura di Alessia Rabbai
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Gli elefanti a Roma per il film di Nanni Moretti (Foto Lav)
Gli elefanti a Roma per il film di Nanni Moretti (Foto Lav)

Cinghiali e gabbiani affamati, talvolta struzzi, tassi e altri animali selvatici si aggirano abitualmente per le strade di Roma. Martedì scorso è stata invece la volta degli elefanti. Ma la natura che tenta di riappropriarsi dei suoi spazi sottratti dalla cementificazione e dall'urbanizzazione non c'entra. I pachidermi hanno partecipato alle riprese del nuovo film di Nanni Moretti ‘Il sol dell’avvenire'. Si tratta di quattro elefanti provenienti da due circhi, che sono stati presi in prestito e portati al Circo Massimo. Tutt'intorno la banda musicale e operai al lavoro. I pachidermi condotti per le vie del centro storico della Capitale hanno attirato l'attenzione di romani e turisti, che hanno visto con stupore sfilare i meravigliosi animali esotici lungo i Fori Imperiali e si sono domandati cosa stesse accadendo. "Dopo i cinghiali e i gabbiani ci mancano gli elefanti" hanno commentato alcune cittadine sorridendo ironiche. Ornati di drappi colorati, afferrandosi la coda l'un l'altro con la proboscide, come soldatini in fila, hanno fatto radunare una folla di curiosi che non ha perso l'occasione d'immortalarli con foto e video.

La protesta degli animalisti: "Film senza sfruttare animali"

Un'immagine quella degli elefanti per le strade di Roma e utilizzati per le riprese cinematografiche che non è piaciuta agli animalisti. "Anche il mondo del cinema, e un regista come Nanni Moretti, hanno ceduto al mercato degli animali, ad un immaginario crudele e inutile che per fortuna sta scomparendo, come mostrano i sondaggi degli ultimi anni che definiscono in modo netto il fatto che gli italiani e gli europei sono stufi, del rendere prigionieri e pagliacci gli animali per gli spettacoli – ha commentato Lav, Lega Anti Vivisezione – Il regista avrebbe potuto creare un prodotto ‘animal cruelty free' utilizzando la videografica".

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