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Divieto di lavoro per i rider nelle ore più calde: l’ordinanza della Regione Lazio

La Regione Lazio ha esteso l’ordinanza che vieta il lavoro nelle ore più calde per alcune categorie anche ai rider. L’atto rimarrà in vigore fino al quindici settembre.
A cura di Natascia Grbic
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Il divieto di lavoro nelle ore più calde della giornata è stato esteso anche ai rider. Lo ha stabilito un'ordinanza della Regione Lazio firmata dal presidente Francesco Rocca. L'atto va a rafforzare quello firmato già il 30 maggio che prevedeva il divieto di lavoro dalle 12.30 alle 16 per i lavoratori agricoli e florovivaistici, gli operai dei cantieri edili e delle cave.

"Abbiamo voluto estendere, vista la situazione di caldo estremo su tutto il territorio regionale e dopo un confronto con le sigle sindacali, il provvedimento che vieta il lavoro nelle ore più calde a lavoratori agricoli, florovivaistici, ai cantieri edili e a chi opera nella logistica, alla categoria dei rider, anch'essa ad alto rischio – ha spiegato Rocca -. Inoltre, abbiamo esteso il termine di applicazione dell'ordinanza dal 31 agosto al 15 settembre. La Regione Lazio ha a cuore la salute dei cittadini e intende tutelare al massimo chi lavora. Siamo stati la prima regione in Italia a emanare questo tipo di divieto e adesso lo completiamo. La salute pubblica viene sempre al primo posto".

L'ordinanza prevede che i rider si fermino nei giorni il cui la mappa del rischio indicata sul sito worklimate, nella scheda ‘lavoratori esposti al sole', segnali un livello di rischio alto, e rimarrà in vigore fino al quindici settembre. Lo scopo è evitare che i lavoratori siano colti da malore a causa del forte caldo: il rischio è non solo l'aggravarsi delle condizioni di salute, ma nei casi più estremi anche il decesso.

"La Regione Lazio – conclude la nota – invita tutti i datori di lavoro e i lavoratori a consultare quotidianamente la mappa del rischio e ad adottare comportamenti responsabili, per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro in questo periodo di caldo estremo".

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