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Distrutta per la terza volta la targa intitolata a Valerio Verbano al Parco delle Valli

È stata distrutta la targa intitolata a Valerio Verbano, giovane militante della sinistra extraparlamentare, assassinato da un gruppo di neofascisti il 22 febbraio 1980.
A cura di Enrico Tata
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È successo ancora, per la terza volta in dieci anni: è stata distrutta la targa intitolata a Valerio Verbano, giovane militante della sinistra extraparlamentare, assassinato da un gruppo di neofascisti il 22 febbraio 1980 quando aveva soltanto 18 anni. Nel 2013 e nel 2018 i precedenti. Viale Valerio Verbano si trova all'interno di un parco pubblico accanto a via Conca d'Oro, Municipio III di Roma.

I blitz nelle sedi della destra a fine febbraio

Al momento nessuno ha rivendicato l'atto. Tra il 20 e il 21, all'anniversario della morte di Verbano, militanti antifascisti hanno compiuto un blitz imbrattando alcune sedi dei movimenti di destra, Gioventù Nazionale e Generazione Popolare. È stata anche incendiata la corona di fiori accanto alla targa all'interno di Villa Chigi dedicata a Paolo Di Nella, militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1983. La distruzione della targa dedicata a Verbano potrebbe essere una vendetta per queste azioni.

Chi era Valerio Verbano, studente ucciso nel 1980 a 18 anni

Il 22 febbraio 1980 Valerio Verbano viene assassinato in casa sua, in via Monte Bianco, davanti ai suoi genitori. I killer sono tre uomini con il viso coperto. Entrarono in casa, immobilizzarono il papà e la mamma del 18enne e attesero il suo rientro in casa prima di sparargli.

Racconta la mamma, Carla:

"Ho trovato mio figlio disteso sul divano del salotto di traverso, con le gambe fuori, che dava chiari segni di sofferenza. Non ho visto dove era stato ferito, perché abbiamo guardato solo sul davanti e alla testa senza notare lesioni o tracce di sangue. L’autoambulanza chiamata da un vicino è arrivata circa quindici minuti dopo, quando mio figlio incominciava a perdere sangue dalla bocca. Nel frattempo era sopraggiunta la Polizia, che ha tentato di prestare i primi soccorsi".

A distanza di oltre quarant'anni, non c'è ancora alcun responsabile per la morte del ragazzo. La rivendicazione più credibile secondo gli inquirenti è quella che arrivò dai Nar, Nuclei Armati Rivoluzionari, formazione dell'estrema destra dell'epoca.

"Distruggere la targa di Valerio Verbano è un atto barbaro – ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri – Spero che le forze dell’ordine possano risalire presto ai responsabili. Valerio è una vittima innocente di un periodo di violenza che dobbiamo lasciarci alle spalle, profanarne la memoria è un gesto doppiamente infame

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