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Dipendente ruba un quadro nella sede della Rai e lo sostituisce con un falso: scoperto dopo 50 anni

Un ex impiegato della Rai ha trafugato un dipinto dell’artista fiorentino novecentesco Ottone Rosai, presente nella sede di viale Mazzini, e l’ha sostituito con una replica perfetta. Il furto è avvenuto negli anni Settanta e nessuno si è mai accorto di niente fino a pochi mesi fa. L’originale era già stato recuperato dai carabinieri durante una vecchia indagine.
A cura di Paola Palazzo
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Ruba un quadro prezioso e lo sostituisce con una copia perfetta. Così un ex impiegato della Rai ha trafugato un dipinto dell'artista fiorentino novecentesco Ottone Rosai, presente nella sede di viale Mazzini. Peccato che il furto sia avvenuto circa cinquant'anni fa, nei lontani anni Settanta, e che nessuno si sia mai accorto di niente fino a pochi mesi fa. Un occhio attento ha capito che il quadro presente nei corridoi Rai è una patacca, una copia pressoché identica all'originale. Immediatamente è scattata la denuncia ai carabinieri.

Il quadro originale recuperato anni fa dai carabinieri

Tutto è stato scoperto in maniera accidentale quando il quadro realizzato da Rosai, intitolato "Architettura", è improvvisamente caduto a terra. Chi si è occupato di raccoglierlo e rimetterlo al suo posto si è reso conto che il prezioso pezzo era in realtà un falso. Dopo mesi di caccia all'uomo, i carabinieri hanno scovato l'autore del fatto. Da quanto si apprende, si tratta di un ex dipendente, ormai in pensione, che in Rai ha lavorato per decenni e che alla fine ha confessato la ruberia. Al colpevole sono contestati i reati di furto e ricettazione, ma è salvo dal processo penale grazie alla prescrizione. A questo punto ci si chiede che fine abbia fatto il quadro originale. Ironia della sorte, il prezioso dipinto è già nelle mani dei carabinieri per la Tutela patrimonio culturale. All'epoca dei fatti, l'uomo vendette l'opera per 25 milioni di lire. Diversi anni fa fu recuperato durante una vecchia indagine e da allora era custodito in cassaforte, in attesa di trovare il suo legittimo proprietario. Adesso la Rai potrebbe avviare una causa civile per chiedere il risarcimento. Intanto continuano le indagini degli investigatori. Non si esclude che anche altre opere presenti nei corridoi di viale Mazzini possano essere state trafugate e sostituite con delle repliche perfette.

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