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D’Amato: “Feste di Natale in modalità Covid, ancora centinaia di morti. Non allentare le misure”

Rigore e responsabilità durante le festività natalizie è quanto raccomanda l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, tenere alta l’attenzione per non ritrovarsi a gennaio come alla fine della scorsa estate. Oggi nel Lazio riaprono i megastore e i mercati. In corso il dibattito a livello nazionale per la deroga agli spostamenti tra Comuni.
A cura di Alessia Rabbai
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Alessio D'Amato (La Presse)
Alessio D'Amato (La Presse)
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"Se non ci sarà rigore nelle prossime festività natalizie il virus riprenderà a crescere ed è facile prevedere che possa accadere ciò che è avvenuto questa estate" è l'allarme lanciato dall'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, commentando la richiesta di un allentamento delle misure, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti, in vista dei giorni di festa. "Bisogna continuare ad essere rigorosi – raccomanda D'Amato – L’incidenza e i decessi ancora sono elevati". E, chiamando in causa la responsabilità individuale, porta l'esempio di ciò che sta accadendo in Germania: "Non si comprende come Merkel fa un appello a rimanere a casa con 590 decessi e qui da noi con 760 morti si chiede di allentare le misure".

Oggi riaprono i megastore del Lazio

La Regione Lazio non ha rinnovato le restrizioni per quanto riguarda la chiusura nei giorni prefestivi e festivi dei megastore, i grandi negozi come Decathlon, Ikea o Leroy Merlin, (spazi commerciali sopra i 2500 metri quadrati nelle grandi città e sopra i 1400 metri quadrati nelle città fino a 10mila abitanti), e i mercati all'aperto, come a Roma, quello domenicale di Porta Portese, che a partire da sabato 12 dicembre possono dunque riaprire. Dal momento in cui non è stata prorogata l'ordinanza, per questo genere di attivitàvarranno le regole disposte dal Dpcm del 3 dicembre del Governo. A restare chiusi nei festivi e prefestivi almeno fino al 15 gennaio saranno invece i centri commerciali.

Dibattito per spostamenti tra Comuni

Il Governo sta valutando in queste ore concedere una deroga agli spostamenti tra Comuni nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, rispetto al Dpcm del 3 dicembre che attualmente li vieta sia a livello comunale che regionale. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte non si assume però la responsabilità di questa scelta, lasciandola al Parlamento. Resta stabilire in che modalità concedere gli spostamenti, se renderli possibili all'interno di ogni provincia oppure esclusivamente tra Comuni limitrofi, fino a 5mila abitanti. Il provvedimento dovrebbe essere presentato lunedì alla Camera.

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