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D’Amato fa marcia indietro sulle chiusure Covid fino marzo: “Decideremo di settimana in settimana”

L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato fa marcia indietro sulla decisione di prolungare fino a marzo le chiusure dei locali nel Lazio alle ore 18, precisando che “le valutazioni verranno fatte di settimana in settimana” in linea ai dati che emergeranno e all’andamento dell’emergenza coronavirus”.
A cura di Alessia Rabbai
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Alessio D'Amato (La Presse)
Alessio D'Amato (La Presse)
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"Decideremo di settimana in settimana, in base al monitoraggio dell'Rt e di altri parametri messi a punto dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute". A dichiararlo l'assessore regionale Alessio D'Amato, che fa marcia indietro rispetto al prolungamento delle chiusure dei locali alle ore 18 e coprifuoco alle 22 fino a marzo. D'Amato ha spiegato che: "Eventuali misure riguardo le attività produttive ed economiche sono assunte dal Governo a livello nazionale sulla base di questi parametri". E ha aggiunto: "L’obiettivo è quello di raffreddare la curva dei contagi, la strada è ancora lunga: Il Lazio è, con il Veneto, l’unica Regione che in questi mesi grazie agli sforzi di tutti è rimasta in zona gialla. Questo ci ha permesso di difendere la salute dei cittadini e il nostro tessuto economico e produttivo. Ora la permanenza o meno a questo livello dipende esclusivamente dal rigore nei comportamenti e dalla capacità che avremo insieme di contenere il contagio. Per quanto riguarda l'emergenza sanitaria la strada è ancora lunga e dobbiamo continuare a raffreddare la curva dei contagi se vogliamo evitare una terza ondata".

D'Amato: "Ancora troppi casi"

L'assessore D'Amato, un un'intervista a Il Messaggero ha dichiarato che al momento non è previsto alcun allentamento delle misure in vigore: "Nella nostra regione ci sono ancora troppi casi rispetto a quanti ne contavamo lo scorso settembre e la campagna vaccinale è ancora lontana" ha detto D'Amato. L'attenzione è alta sul rischio dell'arrivo di una terza ondata di contagi di Covid, che potrebbe verificarsi – tra gennaio e febbraio, complici gli spostamenti in occasione delle feste natalizie. "L'obiettivo – spiega D'Amato – è arrivare a gennaio con l'indice Rt a 0,5".

Leodori: "Nessuna chiusura fino a marzo"

A ribadire che al momento non esiste alcuna decisione di mantenere le chiusure anticipate dei locali fino a marzo è anche il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori: "Stiamo monitorando costantemente i risultati della curva dei contagi a seguito dell'ultimo Dpcm del Governo in vigore fino al 15 gennaio 2021 che speriamo siano confortanti. Solo allora decideremo come intervenire, e non certo
autonomamente, ma in sintonia con le altre Regioni e con il Governo come abbiamo sempre fatto. Sicuramente lavoreremo per scongiurare misure ancora più restrittive per i cittadini della nostra Regione già notevolmente messi a dura prova".

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