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D’Amato: “Ci attendiamo zona arancione nel Lazio”

La Regione Lazio conferma le aspettative di queste ultime ore: “Ci attendiamo di essere inseriti in zona arancione con un valore Rt di poco superiore a 1”.
A cura di Enrico Tata
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La Regione Lazio conferma le aspettative di queste ultime ore: "Ci attendiamo di essere inseriti in zona arancione con un valore Rt di poco superiore a 1", si legge nel bollettino odierno sull'andamento dei contagi, che nelle ultime 24 ore hanno superato quota 1800. La scelta spetterà al ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base delle considerazioni e dei dati che gli forniranno la cabina di regia e il comitato tecnico scientifico, ma l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, ha anticipato oggi che il Lazio, per la prima volta,  potrebbe seriamente cambiare colorazione. Passerà quindi, quasi certamente, da zona gialla a zona arancione, probabilmente a partire da lunedì 18 gennaio, ma non è escluso che l'inasprimento delle misure restrittive possa essere operativo già nel fine settimana.

Le nuove regole della zona arancione

Il decreto legge del 13 gennaio stabilisce in primo luogo che non saranno consentiti spostamenti tra regioni, neanche tra regioni gialle. Inoltre, questa la seconda novità, è stata confermata la possibilità di ospitare fino a due persone non conviventi in casa, così come già è avvenuto durante le feste natalizie. Le regole della zona arancione, infine, prevedono la chiusura di bar e ristoranti, ma i negozi potranno rimanere aperti fino alle ore 21. Ieri il ministro Speranza ha annunciato anche che nel prossimo dpcm sarà inserito anche il divieto del servizio di asporto per bar e ristoranti dopo le ore 18 al fine di evitare assembramenti davanti ai locali. In zona arancione, quindi, sarà consentito il servizio a domicilio e da asporto dalle 5 alle 18 e solo il servizio a domicilio dalle 18 in poi. Confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5.

In merito agli spostamenti, nel decreto si ribadisce che in zona arancione non è possibile effettuare spostamenti al di fuori del proprio comune. Tuttavia è stata inserita una deroga per i comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti. Per quei paesini sono consentiti gli spostamenti in altri comuni a distanza non superiore a 30 chilometri e comunque non verso i capoluoghi di provincia.

Con il decreto del 13 dicembre è stata anche istituita una ‘zona bianca' per quelle regioni che avranno, in futuro, dati molto buoni: indice Rt stabilmente sotto quota 1, un tasso di contagi ogni 100mila abitanti molto basso e una classificazione  complessiva del rischio bassa. Il ministro Speranza, tuttavia, ha chiarito che l'area bianca non riguarderà per il momento nessuna regione: "È difficile che questa nuova area possa scattare a breve, ma iniziamo a indicare un percorso di speranza per i mesi a venire".

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