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Covid 19

Dal 14 settembre 3.700 casi di coronavirus nelle scuole del Lazio: focolai in 138 istituti

Da quando le scuole hanno riaperto sono 3.700 i casi di coronavirus che si sono registrati tra studenti e personale scolastico. Numeri alti, che hanno spinto molte scuole a organizzarsi per la didattica a distanza. Il Governo spinge affinché le lezioni restino in presenza, ma non è detto che le Regioni non optino per misure più restrittive.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio (La Presse)
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A oggi sono stati 3.700 i casi di coronavirus all'interno degli istituti scolastici. La percentuale maggiore di contagi ha riguardato gli studenti: ben 3.007 sono risultati positivi al tampone dal 14 settembre, data in cui hanno riaperto le scuole non solo nel Lazio, ma anche nel resto d'Italia. Più esiguo – anche se comunque alto – il numero che riguarda il personale scolastico: 693 casi. 138 in tutta la regione, le scuole in cui si è verificato un focolaio. Undici in totale le strutture temporaneamente chiuse dalla Asl per le operazioni di sanificazione.

I contagi avvenuti in contesti extrascolastici

Numeri alti, quelli dei contagi tra studenti e personale scolastico, che si sperava di non dover registrare a nemmeno due mesi dalla riapertura delle scuole. I contagi però, non sarebbero avvenuti all'interno degli edifici, dove sono state adottate tutte le misure affinché la diffusione del virus fosse evitata. Secondo quanto ricostruito dalle varie Asl, motivo dei contagi sarebbero state soprattutto le occasioni di convivialità all'esterno degli istituti scolastici: banalmente delle feste, che gli studenti hanno organizzato tra loro al di fuori dell'orario delle lezioni. Ed è stata principalmente questa la causa che ha portato all'aumento dei contagi in pochi settimane all'interno delle scuole, con 138 focolai sparsi in tutta la regione.

Il Lazio verso la fase 4, incognita didattica a distanza

Con il costante aumento in tutta Italia dei casi di coronavirus, il Governo sta pensando di varare misure più restrittive al fine di affrontare la cosiddetta ‘fase 4', ossia il più grave quadro della pandemia, per il quale potrebbe essere varato anche un nuovo lockdown. Parola fino a qualche giorno fa tabù, che adesso è di nuovo pronunciata dalle autorità sanitarie e politiche. In questo scenario, dovrebbe essere garantita comunque – almeno per elementari e medie – la didattica in presenza. Gli istituti però, potrebbero essere chiusi in alcune Regioni, autorizzate a varare misure più restrittive. Al momento nel Lazio la didattica a distanza riguarda solo scuole superiori e università: al 50% per le prime e al 75% per le seconde. Se i contagi dovessero aumentare, non è detto che il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti non decida di varare un'ordinanza ancora più restrittiva.

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