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Omicidio Leonardo Muratovic, fermati due fratelli di Aprilia: si sono costituiti

Un ventenne di Aprilia si è presentato ieri sera dai carabinieri per costituirsi: ha dichiarato di essere l’autore dell’omicidio di Leonardo Muratovic.
A cura di Beatrice Tominic
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La Procura di Velletri ha disposto due decreti di fermo per concorso in omicidio per due fratelli di 20 e 25 anni residenti ad Aprilia, Adam e Ahmed Ed Drissi. I due, di origine magrebina, sarebbero coinvolti nell'omicidio di Lonardo Muratovic, il pugile di 26 anni ucciso ad Anzio lo scorso weekend. Entrambi i ragazzi si sarebbero presentati ieri sera alla stazione dei carabinieri di Gianicolense, a Roma, accompagnati da un avvocato, per ammettere la loro responsabilità nell'omicidio. Trasferiti al commissariato di Anzio, ad eseguire il fermo sono stati gli agenti della Squadra mobile, i colleghi del commissariato di Anzio e i carabinieri. Adesso i due si trovano nel carcere di Velletri, in attesa dell'interrogatorio davanti al gip.

L'arrivo nella stazione dei carabinieri

Si sono costituiti ieri sera presso la stazione dei carabinieri di Gianicolense di Roma per aver commesso l'omicidio di Leonardo Muratovic, mentre gli amici e i parenti del pugile stavano partecipando ad una veglia funebre con candele, mazzi di fiori e lanterne ad Anzio, dove il 26enne è stato ucciso. Il due giovani, uno di 20 e l'altro di 25 anni, si sono presentati alla stazione dei carabinieri sono nati in Italia, ma hanno origini magrebine e, proprio come il pugile ucciso, sono residenti ad Aprilia. Inizialmente si è pensato che il fratello maggiore avesse convinto e poi accompagnato il 20enne dai carabinieri per costituirsi, temendo un'eventuale vendetta da parte degli amici del pugile. Le forze dell'ordine, invece, hanno emesso il fermo per entrambi.

Il trasferimento nel commissariato di Anzio

La fuga del presunto assassino, dunque, sarebbe durata meno di tre giorni: nel frattempo le indagini degli inquirenti, dal momento della morte, avvenuta fra sabato e domenica, sono proseguite. La squadra mobile e il commissariato locale avevano già individuato un gruppo di cinque persone coinvolte a vario titolo nel delitto. Venuti a conoscenza della notizia, il gruppo di amici e parenti della vittima, dalla veglia funebre si è poi spostata all'esterno del commissariato di Anzio, dove è poi stato trasferito il ventenne per essere interrogato in maniera più approfondita.

L'assassinio di Leonardo Muratovic

È stato ucciso nella notte fra sabato e domenica scorsi, verso le ore 2 della mattina, mentre si trovava davanti ad un locale di Anzio, località balneare a sud della capitale. Leonardo Muratovic, pugile di Aprili di 26 anni con origine croate, è morto in ospedale dopo essere stato accoltellato davanti al locale Bodeguita Beach. Sull'omicidio gli agenti della Squadra Mobile e del commissariato di Anzio hanno subito aperto le indagini, nella massima riservatezza. L'accoltellamento sarebbe avvenuto al termine di una rissa con un gruppo di circa cinque ragazzi e, una volta inferto il colpo, l'assassino sarebbe riuscito a scappare: le persone che hanno assistito allo scontro, però, sembrano restie a parlare.

L'accoltellamento dei due buttafuori

Il mattino successivo alla morte di Leonardo, il padre del pugile è stato arrestato per aver accoltellato i due buttafuori, due uomini di 30 57 anni, del locale davanti al quale si è verificata la tragica vicenda. Mentre si stavano recando al commissariato di Anzio, chiamati a testimoniare su quanto accaduto, il padre di Leonardo, anche lui ex pugile, si è avvicinato ai due, colpendoli.

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