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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Omicidio Willy, a processo due testimoni: “Hanno mentito per favorire i Bianchi e Pincarelli”

Due testimoni dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte sono finiti a processo con l’accusa di falsa testimonianza. Dichiarazioni che il presidente della Corte aveva dichiarato ‘inaccettabili’ e ‘ai limiti del fantastico’.
A cura di Natascia Grbic
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Falsa testimonianza: questa l'accusa da cui si dovranno difendere A. P., 33enne di Colleferro, e F. R., 28enne di Palestrina. I due dovranno comparire davanti al giudice del tribunale di Frosinone il prossimo 18 novembre: secondo l'accusa, avrebbero reso dichiarazioni volte a favorire gli imputati accusati dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso la notte tra il 5 e il 6 settembre in piazza Oberdan a Colleferro. Dichiarazioni che il presidente della Corte aveva dichiarato ‘inaccettabili' e ‘ai limiti del fantastico'. I due, inoltre, si sono contraddetti più volte sia nel corso della deposizione, sia per quanto detto – questo nel caso della ragazza – ai carabinieri subito dopo l'omicidio.

A. P., in particolare, avrebbe cercato di attenuare la posizione di Mario Pincarelli, condannato a 21 anni di carcere. È stato lui ad afferrarlo durante il pestaggio e a portarlo via, ad Artena: nonostante questo, ha dichiarato di non visto Willy Monteiro Duarte, e di non aver parlato con Pincarelli dell'aggressione e del brutale pestaggio avvenuto solo pochi secondi prima. "Interviene per difendere l’amico, lo prende per terra, lo porta in macchina e non le chiede niente?", gli aveva chiesto il pubblico ministero in aula, durante la deposizione.

Anche F. R. è stata accusata di falsa testimonianza. Inizialmente ai carabinieri aveva dato una versione dei fatti diversa da quella resa in aula, quando invece ha minimizzato il ruolo dei fratelli Bianchi. "È una deposizione al limite del fantastico, dice tutto e il contrario di tutto. Tutto questo non è accettabile", aveva dichiarato il presidente della Corte.

"Chi materialmente ha picchiato Willy – aveva dichiarato la ragazza subito dopo i fatti – è stato Gabriele Bianchi, che dapprima gli ha dato un calcio in pancia, quindi Willy si è accasciato a terra dopodiché si è rialzato ed è stato nuovamente colpito da Gabriele. A questo punto Willy rovinava a terra e perdeva sangue dalla bocca. Dopo circa cinque minuti i tre sono saliti in macchina e sono scappati, un quarto con il braccio ingessato ha partecipato anche lui alla rissa quindi sono saliti in auto tutti e quattro, alla guida vi era una quinta persona che non ha partecipato alla rissa ed è rimasto in macchina. A questo punto abbiamo prestato soccorso alla vittima e atteso l’arrivo dell’ambulanza". In aula poi, ha ritrattato, minimizzando il ruolo dei fratelli.

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