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Cosa c’è scritto nella mozione sul Museo del Fascismo criticata dal Pd e bloccata da Virginia Raggi

La consigliera M5s Gemma Guerrini ha presentato nei giorni scorsi una mozione per proporre la creazione di un ‘Museo del Fascismo’ in un sito archeologico industriale di Roma. Una proposta che ha scatenato l’indignazione del Pd capitolino e dell’Anpi, e la ferma reazione di Virginia Raggi, che si è opposta al progetto.
A cura di Natascia Grbic
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La sindaca di Roma Virginia Raggi ha bloccato la mozione presentata dalla consigliera M5s Gemma Guerrini sulla realizzazione di un ‘Museo del Fascismo' a Roma. La prima cittadina ha messo fine alle polemiche dichiarando che "Roma è una città antifascista, nessun fraintendimento in merito" e respingendo la proposta. La mozione chiedeva di impegnare sindaca e giunta "alla realizzazione di un grande ‘Museo sul Fascismo' di tipo storico-didattico collegato a un centro studi di alto livello scientifico per raccontare tutti gli aspetti del regime fascista in maniera esplicativa, utilizzando anche le nuove tecnologie digitali, che funga da polo attrattore per le scolaresche di ogni ordine e grado d'Italia e d'Europa, di curiosi, di appassionati ma anche di turisti da tutto il mondo, che abbia il valore catartico al pari delle altre consimili realtà museali già presenti in altri paesi europei". La consigliera aveva poi proposto di realizzarlo in "uno dei siti di archeologia industriale di Roma". L'obiettivo? "Coltivare la memoria", affinché "essa non sfumi con il passare delle generazioni".

"Sono sempre più frequenti le manifestazioni promosse da organizzazioni neofasciste, portatrici di valori e idee che si collocano al di fuori del perimetro costituzionale e dell'ordinamento repubblicano", si legge nelle righe iniziali della mozione. "I neofascisti in cerca di visibilità, che anche recentemente con la loro vergognosa violenza hanno offeso Roma, i suoi cittadini, le forze dell'ordine e la libera stampa, pur rappresentando solo se stessi sono purtuttavia portatori di un virus che va contrastato con mezzi potenti e adeguati". Da qui l'idea di costruire un ‘Museo del Fascismo', sullo stile della ‘Casa del Terrore' di Berlino, del ‘Museo Anna Frank' di Amsterdam e del ‘Centro documentazione' di Norimberga. Che però ha attirato moltissime critiche, soprattutto da parte del Partito democratico.

"Non permetteremo che Roma medaglia d'oro per la Resistenza ospiti un museo del fascismo: l'unica memoria che la Capitale deve continuare a coltivare per combattere la violenza e l'odio dei nostri giorni è quella degli orrori che il fascismo ha arrecato alla nostra città attraverso la valorizzazione di tutti i luoghi che illuminano il ricordo delle pagine più nere della nostra storia", si legge in una nota della capogruppo Pd Giulia Pelonzi e del segretario Andrea Casu. Il Pd capitolino ha quindi chiesto di "raddoppiare gli sforzi per promuovere e sostenere insieme tutti i luoghi della nostra città che custodiscono e tramandano i valori dell'antifascismo e la memoria della Shoah e della Resistenza: luoghi che evidentemente i firmatari di questa mozione non conoscono". A seguito dell'uscita della notizia a mezzo stampa, anche l'Anpi si è pronunciata contro il ‘Museo del Fascimo', chiedendo alla sindaca di intervenire e bloccare la mozione. La risposta di Virginia Raggi, molto legata all'associazione dei partigiani, non si è fatta attendere.

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