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Controlli a San Lorenzo, 28 ragazzi multati per il mancato rispetto delle distanze anti-coronavirus

Nell’ultimo fine settimana a San Lorenzo, quartiere simbolo della movida romana, sono state identificate 426 persone, di cui 28 sanzionate per il mancato rispetto delle regole sul distanziamento sociale. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, ne sono stati controllati 24, di cui 4 chiusi per il mancato rispetto delle norme.
A cura di Enrico Tata
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Controllo dei carabinieri a San Lorenzo, multe per il mancato rispetto delle distanze
Controllo dei carabinieri a San Lorenzo, multe per il mancato rispetto delle distanze

A San Lorenzo, uno dei luoghi simbolo della movida romana, il quartiere universitario, continuano i controlli da parte delle forze dell'ordine. Circa 16 carabinieri della compagnia di Roma piazza Dante tutti i giorni presidiano le piazzette e le vie più affollate e i locali, anch'essi tenuti a rispettare e a far rispettare le regole del governo, della Regione Lazio e di Roma Capitale in materia di contenimento della pandemia da coronavirus. Nell'ultimo fine settimana sono state identificate 426 persone, di cui 28 sanzionate per il mancato rispetto delle regole sul distanziamento sociale. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, ne sono stati controllati 24, di cui 4 chiusi per il mancato rispetto delle norme. In alcuni dei locali i carabinieri hanno constatato la presenza di più di 10 clienti, tutti identificati e multati. "I controlli dei Carabinieri a S. Lorenzo continueranno per tutta l’estate per garantire maggiore serenità e sicurezza a tutti, fruitori e residenti del quartiere", fanno sapere i militari.

Nelle serate di questo fine settimana la Polizia locale di Roma Capitale ha invece effettuato 1.700 verifiche nelle zone della movida, a Trastevere, San Lorenzo, anche in questo caso, e Rione Monti. Le multe ad esercenti e avventori sono state oltre 60. A questi verbali si aggiungono 21 violazioni accertate presso attività commerciali e locali pubblici.

D'Amato: "Usate la mascherina o dovremo richiudere"

"Rivolgo un appello all'utilizzo della mascherina o si dovrà richiudere. Non possiamo tornare indietro e disperdere gli sforzi fatti fin qui. Dobbiamo usare la mascherina o rischiamo nuovi casi come in Catalogna", è l'appello rivolto soprattutto ai ragazzi dall'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato.

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