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Conto alla rovescia: senza il via libera del Governo il 2 gennaio chiude la metro A di Roma

Senza la proroga per la manutenzione ai convogli della metro la linea A chiuderà a partire dal 2 gennaio. Questa è l’indicazione del Campidoglio. Corsa contro il tempo per trovare una soluzione con il Ministero dei Trasporti.
A cura di Redazione Roma
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Dal 2 gennaio la linea A della metropolitana di Roma, forse la più importante struttura di trasporto pubblico della capitale, potrebbe fermarsi fino a nuovo ordine. Uno scenario drammatico che il Campidoglio vuole evitare ad ogni costo, in particolare nel pieno della quarta ondata dei boom dei contagi. Chiusura della metro vuol dire infatti bus navette stipati e un maggior carico sul trasporto su gomma già in piena.

Il problema è noto: il 31 dicembre scade la manutenzione sui convogli che viaggiano sulla metro A. Quando si è insediato il nuovo assessore ai Trasporti Eugenio Patanè, già era consapevole che quella scadenza era impossibile da rispettare, e sono così partiti immediatamente i colloqui con il Ministero dei Trasporti con l'obiettivo di ottenere una proroga tra 10 mesi e un anno. Ma la partita ancora non è chiusa e mancano cinque giorni alla chiusura dei cancelli della linea che collega Roma Nord a Roma Sud, da Battistini ad Anagnini e viceversa.

Come uscirne?Una periziastabilisce che i rischi di incidenti sono minimi e che la linea è sicura. Lo dice il professore Andrea Bracciali dell'università di Firenze, che ha firmato il documento sbandierato da Palazzo Sanatorio. Ma se la partita ancora non è chiusa, vuol dire che dalle parti del Ministero i tecnici non sono così convinti che basti una carta che attesta che va tutto bene per andare avanti come se nulla fosse. E le prossime ore saranno cruciali per venirne a capo, altrimenti si fermeranno 20 trenie l'amministrazione Gualtieri lo ha già chiarito: così la linea non apre, il servizio non è garantito.

Scontro Atac – sindacati: lo sciopero è già pronto

Un fine anno agitato anche sul fronte sindacale in Atac. Saltato il tavolo di trattativa con l'azienda del trasporto pubblico, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Lazio e Ugl Fna hanno presentato in prefettura la procedura di raffreddamento per convocare 24 ore di sciopero nella prima metà di gennaio. Al centro dello scontro le condizioni di sicurezza degli autisti e dei passeggeri alla luce dell'aumento dei contagi, con il sistematico venire meno delle regolari capienze a bordo dei mezzi pubblici: a scatenare la rabbia degli autisti poi la rimozione della "catenella", che distanziava viaggiatori e cabina del conducente.

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