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Condannato a 18 anni Giovanni Nesci: uccise un uomo a sangue freddo in strada a Roma

A luglio del 2020 Giovanni Nesci, 24 anni, uccise un uomo, Fabio Catapano, davanti casa a colpi di pistola.
A cura di Enrico Tata
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Nel luglio del 2020 uccise un uomo, Fabio Catapano, davanti casa a colpi di pistola. In pieno giorno e per strada a Castel di Leva, quartiere alla periferia di Roma. Il giorno dopo l'omicidio, Giovanni Nesci, 24 anni, si presentò ai carabinieri e consegnò l'arma. Spiegò che aveva ucciso l'altro per questioni sentimentali, una spiegazione e un movente che non convinsero però gli investigatori. Oggi la Corte d'Assise di Roma lo ha condannato a 18 anni di carcere.

I motivi della condanna

Secondo i carabinieri e secondo i magistrati alla base dell'omicidio c'era un tentato furto. Per l'imputato i pm avevano chiesto addirittura l'ergastolo e i difensori avevano chiesto invece lo sconto della pena di un terzo con il rito abbreviato, accordato dai giudici perché secondo loro non sarebbe stato un omicidio premeditato. In seguito alla riforma del 2019, infatti, il giudizio abbreviato non è più ammesso per i delitti che vengono puniti con l'ergastolo, come per esempio il reato di omicidio aggravato dalla premeditazione. In questo caso, secondo i giudici, l'imputato non aveva programmato di uccidere il vicino di casa.

La moglie di Catapano disse: "Giovanni per me era come un figlio"

"L'ho ucciso perché pensava avessi una storia con la compagna", ha detto il ragazzo, confessando l'omicidio ai carabinieri. Lui e la vittima si conoscevano molto bene, come conferma la moglie dell'uomo ucciso: "Giovanni per me era come un figlio, ho accolto amorevolmente lui e gli altri tre amici tutti calabresi con i quali era venuto a vivere dietro a casa nostra. Erano sempre da me e Fabio, stavano con i nostri figli. Facevo per loro le ciambelle e ora Giovanni ha detto ai carabinieri di aver ammazzato mio marito. Così, a sangue freddo. Ma per me stava fuori, era spaventato. Non era drogato, ma aveva gli occhi rossissimi ed era terrorizzato per qualcosa".

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