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Comunali Roma 2021, la Meloni: “Michetti è il miglior candidato possibile per il centrodestra”

“Non c’è nessuno più competente di Michetti per Roma”. Così a Non è l’Arena di Massimo Giletti la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni in merito al candidato, ancora non pervenuto, del centrodestra per le elezioni Comunali di quest’anno per la Capitale. La Meloni ha detto che “Michetti è tecnico ma è anche empatico”.
A cura di Filippo M. Capra
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Tiene ancora banco a Roma la candidatura del centrodestra, ancora non pervenuta, per le elezioni Comunali 2021. Ospite di Non è l'Arena, la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha parlato della situazione di stallo, sottolineando di non essere interessata a "mettere la bandierina del partito" sul nome di chi sfiderà Virginia Raggi e Roberto Gualtieri.

Meloni: Non c'è nessuno più competente di Michetti per Roma

"So che sono elezioni complesse, ma io voglio vincere", ha poi aggiunto la Meloni evidenziando che questo è il principale motivo per cui "mi sono impegnata a cercare un candidato". È stata lei, infatti, a proporre Michetti, perché, spiega, "non ha pari in termini di competenza, altrimenti non riesci nemmeno a essere sicuro che sulla targa scrivano bene il nome di un ex presidente della Repubblica", ha detto, rifacendosi allo strafalcione della targa per Carlo Azeglio Ciampi la cui inaugurazione è stata ritardata a causa di un errore (ad "Azeglio" mancava la G). Detto ciò, la leader di FdI ha ribadito di non volersi imporre a tutti i costi, dicendo di voler giungere ad una quadra insieme agli altri rappresentanti politici della coalizione del centrodestra: "Voglio che lo decidiamo insieme, peraltro Michetti è tecnico ma è anche empatico. Io voglio chiudere", ha poi tuonato.

Fratelli d'Italia punta al nome civico e non politico

La strategia di Fratelli d'Italia è la medesima in tutto il Paese. Il partito di Giorgia Meloni ha adottato la linea del proporre nomi civici e non politici. Molteplici le ragioni. Una di queste, secondo quanto raccolto da Fanpage.it, è il non voler creare tensioni all'interno dello stesso partito. Anche per questo motivo, a Milano, ad esempio, è fermo il no di FdI a Maurizio Lupi, voluto invece fortemente da Silvio Berlusconi e da tutta Forza Italia.

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