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Cassino, è positivo al Covid ma non rispetta la quarantena e va al bar a giocare ai gratta e vinci

Un uomo, risultato positivo al tampone per il Covid-19, non ha rispettano la quarantena obbligatorio ed è uscito di casa. La vicenda è avvenuta nel comune di Cassino, in provincia di Frosinone, dove i familiari dell’uomo hanno segnalato l’accaduto ai carabinieri. I militari hanno fermato il contravventore mentre passeggiava con la mascherina abbassata sotto il naso in via Virgilio.
A cura di Paola Palazzo
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Un uomo, risultato positivo al tampone per il Covid-19, non ha rispettato la quarantena obbligatoria ed è uscito di casa. L'episodio si è verificato nel comune di Cassino, in provincia di Frosinone, dove i familiari dell'uomo hanno segnalato l'accaduto ai carabinieri. I militari hanno fermato il contravventore mentre passeggiava con la mascherina abbassata sotto il naso in via Virgilio. Il motivo? voleva prendere una boccata d'aria e comprare un gratta e vinci. Sul posto è intervenuto il personale del 118, munito di dispositivi medici di protezione, che ha condotto l'uomo nella sua abitazione.

Tre "furbetti" della quarantena denunciati in una settimana

Non è la prima volta che le forze dell'ordine di Cassino sono costretti a intervenire per bloccare i cosiddetti "furbetti" della quarantena. Coloro che, nonostante siano risultati positivi al Covid-19 e sottoposti a isolamento obbligatorio, continuano a scorrazzare liberamente per le vie della città. I contagiati che non rispettano la quarantena, possono essere accusati di reato di epidemia colposa e rischiare una pena dai sei mesi ai tre anni. Solo questa settimana, polizia, carabinieri e personale sanitario hanno "acchiappato"  e riportato nelle rispettive case tre contravventori. Ieri, giovedì 22 aprile, i cittadini del comune di Cassino risultati positivi sono stati quattordici. Da quanto si apprende, la maggior parte è stata involontariamente contagiata da persone che a loro volta si sono infettate durante le festività pasquali. Questi ultimi, nonostante gli evidenti sintomi, hanno continuato le loro quotidiane attività, incuranti di rappresentare un rischio per gli altri. Il personale dell'Asl è riuscito a ricostruire tutti i contatti tra i contagiati grazie ai social.

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