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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Caso Cerciello, legali Elder su frasi shock carabinieri: “Altra brutta pagina per forze dell’ordine”

Per l’avvocato Roberto Capra, legale di Elder, l’episodio è “l’ennesima brutta figura delle forze dell’ordine italiane. Evidentemente le esperienze che ci sono state in passato non sono servite”.
A cura di Enrico Tata
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È cominciato oggi davanti alla Corte d'assise d'appello di Roma il processo per l'omicidio del brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Il militare è stato ucciso con 11 coltellate dal giovane americano Finnegan Lee Elder con la complicità del suo amico, Gabriel Christian Natale Hjorth. In primo grado sono stati condannati entrambi all'ergastolo. Ieri, alla vigilia della prima udienza, sono state rese note alcune frasi che si sarebbero scambiati in chat i carabinieri del nucleo investigativo: "Ammazzateli più che potete, alla Cucchi", alcune delle parole riportate.

L'avvocato di Elder: "Ennesima brutta figura forze dell'ordine italiane"

Nelle chat un altro carabiniere ha scritto: "Non mi venite a dire arrestiamoli e basta! Devono prendere le mazzate. Bisogna chiuderli in una stanza e ammazzarli (…) ‘sti soggetti sono come le bestie". E ancora un altro: "Li avete sfondati di mazzate? Bisogna squagliarli nell’acido". Per l'avvocato Roberto Capra, legale di Elder, l'episodio è "l'ennesima brutta figura delle forze dell'ordine italiane. Evidentemente le esperienze che ci sono state in passato non sono servite. Chi fa il mio lavoro non si può stupire perché, sebbene sia ingiusto generalizzare, non si tratta di episodi isolati. Questo è spesso l'atteggiamento delle forze dell'ordine. C'è qualcosa che non va, forse già nel reclutamento, e poi sicuramente nella gestione delle catene di comando. Sicuramente in questo processo è stato un errore assegnare ai carabinieri le indagini sulla morte di un loro collega. È chiaro che non puoi essere sereno e tranquillo ed è chiaro che quando emergono delle difficoltà non sempre operi in maniera corretta".

Sul processo d'appello l'avvocato Capra ha detto di "credere molto nella corte d'assise d'appello, che possa dare una lettura dei fatti e delle responsabilità di quella sera completamente diversa rispetto a quella del primo grado. Soprattutto per quanto riguarda il momento dell'incontro tra i due ragazzi americani e i due carabinieri, perché secondo noi c'è assolutamente la prova che i due carabinieri non si sono identificati e che comunque i due ragazzi  non avevano capito che davanti a loro c'erano due rappresentanti delle forze dell'ordine".

L'avvocato della vedova: "Morto valoroso carabiniere con 11 coltellate, mai dimenticarlo"

Ai microfoni di Fanpage.it l'avvocato Massimo Ferrandino, legale della vedova Cierciello ha dichiarato: "Il primo grado ha stabilito in maniera precisa i confini entro i quali questo processo dovrà restare anche in questo secondo grado e faremo in caso affinché ciò accada. In questa vicenda c'è un carabiniere che ha perso la vita durante il servizio, con ben undici coltellate, è bene ricordarla questa vicenda e non dobbiamo distogliere l'attenzione su quei 30 secondi che hanno tolto la vita a Mario Cerciello Rega".

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